Terrorizzata da quelle frasi per me ancora incomprensibili continuai a cercare quella creatura misteriosa.
Sapevo che non era una "persona" qualunque.
Sapeva tutto di me e, anche se ne avevo timore, le volevo parlare.
Dovevo per prima cosa capire chi ero e poi sapere perché mi aveva detto quelle cose.Non ci volle molto a trovarla perché era lei che, dopo un po', decise di farsi avanti.
Era... bellissima.
Fisico e movimenti eleganti.
Capelli biondissimi, degl' occhi dolci, azzurri, la pelle chiara come la luna.
Due particolari che facevano capire chi era: l'aureola e le ali.
Era un'angelo."Sono Angye. In poche parole sono l'angelo più conosciuto ed importante dell'aldilà. Sono...
Tua sorella.""C, c, cosa... te sei mia sorella. Perfetto. Ho una sorella, che mi dice tutte queste cose... No, sul serio, io mi dovrei fidare di te? Neanche morta!"
"Ma sai dove sei? Perché non ha senso dire neanche morta nell'aldilà.
Sei morta da centocinquant'anni.""Cosa? Ma io credevo che la Figlia Dell'Inferno fosse venuta nella terra dall'aldilà. Non che io fossi morta sepolta! Oh dio, non mi capisco più."
Brevemente mi spiegò che ero morta a vent'anni e che quindi nell'aldilà avrei eternamente avuto l'età in cui ero morta.
L'idea non mi dispiaceva, avere per sempre vent'anni.
Non mi dispiaceva nemmeno il fatto di avere una sorella, ma... potevo fidarmi?Tutto era successo così in fretta.
Ero diventata una macchina che accumulava emozioni di continuo: pianti di rabbia, pianti di sofferenza, sorprese, paure inimmaginabili e verità inaspettate, tutto questo in pochi giorni.La prima domanda, ora, aveva una risposta. Perché mi trovavo li? Perché ero morta.
Ma... chi ero veramente? Perché avevo deluso la mia famiglia?