Istruzioni per l'uso
- La storia è una mia creazione, ispirata all'ambientazione di una serie tv sui vigili del fuoco con l'utilizzo di personaggi specifici tratti dall'universo di Doctor Who.
- Non consento la stampa della mia opera cartacea o sotto forma di libro o la divulgazione su siti che lucrano sul mio lavoro, né per uso personale né per rivenderle.
- Si prega, inoltre, di non lasciare commenti offensivi o sgarbati sulle tematiche trattate dalla storia. Questo è un luogo sicuro e libero da pregiudizi, odio, luoghi comuni o altro.
-Se non vi piace ciò che leggete, cosa plausibilissima, siete pregati di ignorare questa storia. Nessuno vi forza a leggerla.
- Buona lettura!
Capitolo 2
Un tonfo secco ed assordante la fece sobbalzare, trascinandola via dallo stato d'incoscienza che l'alcol -tanto alcol- le aveva regalato la notte prima. Come accadeva sempre dopo un turno e prima delle ventiquattro ore libere di riposo che per legge toccherebbero ad ogni vigile del fuoco tra un turno e l'altro. Era un rito conclamato, ormai. L'autodistruzione, lenta e progressiva, che si infliggeva nei modi più disparati da quando aveva perso la cognizione di dove stesse andando la sua vita.
Cosa le restava oramai? Poteva sentire le ceneri di quello che sembrava esser stato un fuoco fatuo, più che la fiamma di vita, solleticarle le dita. Granello dopo granello scivolava via, come un piccolo promemoria di ciò che era e che non sarebbe stato più. E lei si era inaridita esattamente come la terra bruciata che non genera più nemmeno erbacce. Jamie era autorità, rigore e inflessibilità quando era in servizio; solitudine, alcol e oblio nel tempo libero. Facce opposte di una stessa medaglia.
Ma per quanto ancora avrebbe retto? Se lo chiedeva Amy, quella domenica pomeriggio di un gennaio agli sgoccioli, mentre litigava col solito portone d'ingresso al loft. Il tonfo secco si ripeté e poi si trasformò in uno smerigliare assordante con qualche imprecazione di contorno. «Maledizione, di nuovo? E menomale che doveva ripararlo.» la voce di Amy invase l'openspace e cozzò contro le orecchie di una Jamie ormai trascinata via dal sonno. Mugugnò infastidita «Pond, hai rotto le palle. È l'alba e fai più casino della sirena del camion.» la voce impastata di sonno, proprio come il volto che sbucò dalla spalliera del divano quando Jamie si mise a sedere.
Un disastro. Capelli sparati in tutte le direzioni, una t-shirt sdrucita dei Black Sabbath e dei comodi pantaloni di tuta bucati e macchiati di... cibo? Vomito? Roba non meglio identificata. Ad Amy bastò soffermarsi a pochi passi dal divano per trovarsi questo spettacolo horror davanti. «Veramente sono le cinque di pomeriggio di domenica.» precisò senza preoccuparsi di abbassare il volume, nonostante fosse consapevole di avere davanti qualcuno coi postumi di una sbornia. Jamie strizzò gli occhi e appoggiò la testa tra le mani. «Alle 21 ho il turno, cazzo.» aveva tre ore per indossare la maschera del tenente tutto d'un pezzo, in pratica.
Lei e i turni in più di cui si sobbarcava, perché lavorare era l'altro modo per non pensare. «Oh ma davvero? Guarda caso eh?» la prese in giro Amy, che non l'aveva svegliata di certo per casualità. «Lo sai che non puoi andare avanti così, vero? E non parlo per il lavoro Jay, non puoi andare avanti così. Prendi turni extra e quando non lavori fai questo... ti distruggerai, ti serve aiuto...» borbottò dando l'ennesima occhiata in giro: bottiglie di birra -e non solo- sparse ovunque. I resti della cena di sabato dispersi qua e là. Lei cadaverica, forse anche sul punto di dare di stomaco, devastata. «Pond, mio dio, ti prego. Non ricominciare. Dammi tregua. Sono sveglia da neanche cinque minuti.» sbottò esasperata da parole che conosceva a memoria. «No che non la smetto! Sei mia amica, ti voglio bene e mi preoccupo per te. Quello che è successo è orribile, Jay, ma non buttare via la tua vita. Non sei sola.» Amy le abbaiò quelle parole addosso, arrabbiata, frustrata e preoccupata.
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Light a dream and let it burn in you
FanfictionYasmin Khan è una ragazza piena di sogni, timida ma determinata a trovare il proprio posto nel mondo. A ventisei anni conclude l'apprendistato come paramedico e viene assegnata alla caserma di Huddersfield, cittadina dell'Inghilterra del nord. Ambie...