T/n: Thomas!!! Urlai dal piano di sopra.
Tom: che c'è?! Chiese preoccupato.
T/n: mi si sono rotte le acque. Gli risposi, facendo dei respiri profondi.
Tom: Oh cazzo, dovevi partorire settimana prossima. Si fece prendere dal panico.
T/n: dillo a tuo figlio. Mi lamentai ancora.
Tom: si, vero scusa. Fai dei respiri profondi, ora ti aiuto a scendere.
T/n: se non lo avessi visto lo sto già facendo. Gli urlai contro.
Tom: da quando sei così scorbutica? Chiese prendendomi a mo' di principessa.
T/n: da quando sto in travaglio.
Mi mise in macchina, dopo aver controllato che ci fosse la valigia per la bambina e per me.
Tom: ok io sto guidando più veloce che posso, ma tu cerca di non partorire sulla mia Mercedes.
Mi supplicó superando una macchina.
T/n: cercherò di accontentarti, scusa se TU mi hai messo incinta.
Tom: ok scusa è colpa mia.
Parcheggió velocemente, mi aiutò a scendere e ad entrare nella clinica privata.
Tom: perfavore qualcuno mi aiuti, mia moglie sta partorendo. Urlò entrando con me sotto braccio.
Dottore: eccoci, dobbiamo andare subito in sala parto. Ecco, tenga questo. Se vuole entrare in sala parto deve indossare questi. Gli diete un camice, una cuffietta per la testa e delle cuffiettine per le scarpe.
Infermiera: si può cambiare là, noi intanto andiamo in sala parto, quando è pronto ci raggiunga. Lo avvisó, spingendo in sala parto la mia barella. Annuì freneticamente e corse nella stanza indicata dalla infermiera.
Dottore: ok dobbiamo iniziare.
T/n: no no no no, io voglio Tom. Urlai avendo una contrazione in corso.
Tom: eccomi eccomi ci sono, scusate. Entrò nella stanza con fare teatrale.
T/n: si stupido, ti sei messa la cuffietta del piede in testa e quella della tasta sul piede, non importa vieni qua. Dissi notando le sue condizioni.
Tom: eccomi, più spingi e prima finisci. Passò il suo pollice sulla mia mano, più precisamente sul dorso della mano.
T/n: è tutta colpa tua!!!! Perché mi sono lasciata convincere. Urlai dal dolore.
Tom: non lo so, me lo hai detto tu che lo volevi. Mi rispose coccolandomi per calmarmi.
Dottore: t/n un ultima spinta. Disse guardandomi.
T/n: ahhhh. Ansimai dalla stanchezza. Un pianto echiggió in tutta la sala e lì sorrisi buttandomi sul cuscino sfinita.
Dottore: è una femmina. Disse mettendo mia figlia in braccio all'ostetrica.
T/n: la voglio vedere. Parlai a bassa voce, per le poche forze in corpo. La donna si avvicinò a letto e me la poggiò sul petto.
Ostetrica: complimenti è proprio bella. Si complimentó per poi sedersi su una sedia lontana.
Tom: è meravigliosa, è uguale a te. Hai fatto proprio un bel lavoro. Sussuró guardandola, per poi lasciarmi un bacio sulla fronte.
T/n: ABBIAMO fatto un ottimo lavoro. Non è vero che è completamente uguale a me, gli occhietti sono tuoi. Lo contraddii per poi ricevere un bacio casto sulle labbra.
Dottore: mi dispiace interrompere questo momento, ma la bambina deve fare il bagnetto e il papà se vuole può assistere. Ci interuppe, prendendo la bambina in braccio. Quando me la tolse di dosso, sentii un vuoto dentro me, ma non ci feci caso, annuendo lentamente.
Tom: io vado tesoro, torno subito da te. Mi salutò uscendo dalla porta. Appoggiai la testa sul cuscino pensando alla mia vita. Sono passata da essere modella a attrice, la mia prima relazione disastrosa e poi all'incontro con Tom su un set. Ci siamo frequentati per poi fidanzarci. Ci siamo sposati due anni fa e nove mesi fa sono rimasta incinta di lui. Ho sempre pensato alla mia vita in modo diverso, ma sono molto più felice così.
Tom: siamo tornati. Sussuró interrompendo i miei pensieri.
Tom: si è addormentata, è troppo carina.
T/n: è molto carina, ha i tuoi stessi occhi e il mio naso all'insù. Notai acerezzando la figura in braccio a mio marito.
Tom: il medico ha chiesto di scegliere il nome.
T/n: io direi Elizabeth, come tua madre, che ne dici? Chiesi guardandolo negli occhi.
Tom: mi piace molto, poi mia madre ne sarà felice come una pasqua. Sorrise al nome deciso.
T/n: Elizabeth Holland, suona bene. Sorrisi pensando al suo futuro.
Tom: sì, suona bene. Benvenuta al mondo Elizabeth Holland.
Isabel: ti amo.
Tom: ti amo.
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Immagina Tom Holland
Fanfictiontante immagina sul nostro caro Tom e forse anche su Peter Parker. Scusate per eventuali errori grammaticali, fraseologici e verbali, ma sono disortografica.