bicicletta

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Sam: dai andiamo. Urla scendendo le scale della casa dei genitori.
T/n: dove andate? Chiedo ingurgitando i rimasugli di pop corn dalla scodella.
Harry: andiamo a fare un giro in bici. Mi risponde prendendo il suo casco.
Paddy: vuoi venire? Mi chiede cercando le chiavi del garage, per prelevare le quattro bici.
T/n: no grazie Paddy, non so andare in bici. Gli rispondo un po' rossa in viso.
Tom: che cosa? Chiede sorpreso entrando in casa. Sobbalzo dalla paura, pensavo sarebbe tornato qualche minuto dopo.
T/n: si amore, non ho mai imparato ad andare in bici. Gli ripeto andando verso di lui.
T/n: ti stanno bene i ciclisti. Noto il suo abbigliamento e gli faccio un'osservazione ironica.
Tom: ma che divertente. Primo, fuori ci sono 26° gradi e non voglio mettere la tuta. Secondo, così sono più aereodinamico. Mi dice tenendo i punti sulle sue dita.
Harry: vabbè ora possiamo andare? Ci chiede dopo tutta questa conversazione.
T/n: si si andate, io rimango qua a aiutare vostra madre. A dopo. Li saluto tutti e a Tom con un bacino sulla guancia.

Sento suonare il campanello così vado ad aprire, pensando sia Dominic che ha finito di giocare a golf, ma mi ritrovo la faccia del mio ragazzo davanti.
T/n: che ci fai qua? Sono passate solo due ore, il giro ne dura tre. Esclamo facendolo entrare.
Tom: lo so, ma sono venuto in dietro per farti imparare ad andare in bicicletta. Mi risponde con uno strano sorriso sul volto.
T/n: no dai Tom, non ne sono capace. Continuo ad insistere.
Tom: no ora andiamo. Mi prende per il polso e mi porta davanti a due biciclette.
Tom: questa nera è la mia. Quella bianco è la tua. Mi informa, mettendomi il casco.
T/n: da quando ho una bicicletta?!
Tom: beh da dieci minuti circa. Dai andiamo.
Tom: per prima cosa, ti devi sedere, ma penso sia chiaro. Tu inizi a pedalare e io tengo. Mi spiega notando la mia faccia preoccupata.
T/n: non mi farai cadere? Sono dubbiosa se accettare. Mi fido ciecamente di Tom, ma non di me.
Tom: mai. Dai su prova. Dopo due volte, riesco a togliere il fermo e mi siedo sul sellino morbido. Inizio a pedalare, con il sostegno sotto del mio fidanzato.
Tom: ok ci stai riuscendo brava. Ora ti lascio. Mi dice staccando la sua mano dal sellino.
T/n: Tom, Tom no. Oddio, ci sto riuscendo ci sto riuscendo. Urlo continuando ad andare in aventi. Perfortuna che Londra è una città piana, se no sarei già con il muso a terra.
Tom: brava amore. Grida a circa 10m da me.
Continuando ad andare, intravedo una calca di gente con macchine fotografiche corrermi in contro.
T/n: amore, ci sono i paparazzi. Lo informo. Sale sulla sua bici e mi raggiunge con poche pedalate.
Tom: vieni andiamo. Dice girando a destra, per tornare a casa.
T/n: ma io non ho ancora imparato a fare le curve. Gli faccio vedere.
Tom: devi solo muovere il manubrio. Mi spiega. Con uno scatto ci riesco, con il sorriso sulle labbra.
Tom: fantastica, ora andiamo.

Spazio autrice
Lo so che non aggiorno da quasi un mese, ma questo è stato il mese più pieno di verifiche e interrogazioni. So anche che è corto, ma stavo pensando di portare questi tipi di immagina, più corti, così che anche a chi non piace leggere troppo, possa piacere il capitolo. Ciaoooo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 10, 2022 ⏰

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