Ciao! Io sono Michele, sono un ragazzo povero; ho 10 anni e non ho un padre,ho solo mia madre povera. Mamma va a lavorare in un campo e io vado per le strade a fare la carità, in questo mese abbiamo ricevuto €3,50 e mamma dice che sono stato bravo! Non so perché non ho un padre,ricordo che quando ero piccolo papà picchiava la mamma, mamma dice che lui è andato a portarci soldi per vivere, chissà quando viene visto che lo aspettavo da 7 anni..
Oggi sono andato a fare la carità e ho visto un grande edificio con tanti bambini come me con dei libri, colori, quaderni, e porta pastelli!
Tornando a casa ho chiesto a mia madre cos'era quel grande edificio, e si chiama scuola! Che bel nome però!
Mamma però ha detto che io non ci potrò andare perché costa molto, peccato, che brutta la povertà..
Però ha detto che se io facevo il bravo e lei riceveva tanti soldi mi faceva andare lì, che bellooo!! Spero di andarci presto, sembra bello.
Poi un giorno andai di nuovo lì a vedere che facevano ma non c'era nessuno in quelle stanze, mi feci il giro e vidi una stanza enorme, dove c'erano palloni e tanti bambini felici, peccato che io non ci posso andare, io sono un bambino triste..
Una bambina mi vide e mi salutò, quanto è carina: era vestista con un bellissimo vestitino rosa ed aveva delle bellissime treccine bionde. Alla fine, spaventato, scappai per la paura di salutarla.
Corsi subito a casa e lo dissi alla mamma, lei sorrise e disse che era normale e voleva dire che, forse, mi ero innamorato!!
Il giorno dopo andai di nuovo fuori la scuola e trovai la stanza in cui stava la bambina, la stanza in cui studiava si chiamava 5A, quindi aveva 10 anni?
Chissà, io non so come si fa a saperlo, forse lo devo dire a lei. Chissà poi come si chiama, forse si chiama Francesca? O Giovanna, oppure Maria.
Si sentì un suono rimbombante e un sacco di bambini urlarono dicendo "siiii, la campanella!!"
Campanella? Che cos'è? Forse è il suono che rimbombava nella scuola, oppure... Non so cosa può mai essere, la mia ipotesi più grande è quella che sia il suono forte che rimbomba nella scuola.
Vidi la bambina di ieri e mi salutò, io questa volta con coraggio la salutai anche io venne vicino a me.
Mi chiese come mi chiamassi e io le risposi con "Michele", disse che era un bel nome e chiesi qual era il suo: si chiamava Artemide. Che strano nome, non lo avevo sentito. Lei appena vide il mio sguardo perplesso disse che era il Nome di un'antica Dea greca, la dea della caccia. Mamma mia che bellaa, è perfetta per me. Le chiesi quanti anni aveva e avevo ragione, aveva 10 anni come me. Poi tornai a casa e mamma aveva una sorpresa per me, mi aveva comprato un panino grandissimo, "si chiama baguette" mi disse lei. La mangai tutta e la gustai, mi dispiace che mamma non l'aveva e mangiò lo stesso panino minuscolo..
"Amore, ti devo dire una cosa, la mamma per un po' di tempo non tornerà a casa, il cibo è dentro al frigo. Fai il bravo in questo periodo,ok?" Disse la mamma.
"Mamma? Perché non puoi venire, io non posso stare senza di te!!" Dissi in lacrime.
"Per lavoro tesoro, riceveremo tanti soldi, te lo prometto, mi prometti che farai il bravo?" Mi rispose lei.
"Ok mammina.. torna presto per favore.."
"Non so se potrò tornare presto, ma per essere sempre in contatto con te, ti manderò delle lettere, va bene?" Disse lei rassicurandomi.
"Va bene mamma,quando dovrai andartene?" Chiesi.
"Domani mattina alle 8:30, se vuoi ti sveglierò per poterti abbracciare" Mi disse lei sorridendo.
"Va benissimo mamma" dissi io con un lacrimuccia sulla guancia.
"Ora vai in camera tua e non uscire fin quando te lo dico io ok?" Disse lei tremando un po'.
"Ok (?), vado a riposare che ho un po' sonno,ciao mamma" dissi io più calmo.
Dopo un oretta sentii bussare alla porta.
"Buon pomeriggio capo, si accomodi pure" disse mia madre con una voce un po' tremolante.
"Buon pomeriggio Stefania, allora, ti volevo dire che non partirai domani mattina ma oggi. Quindi prepara le valigie e vieni con me" disse il suo capo.
"Cosa?! Perché così presto, lei mi aveva detto domani mattina!" Disse mia madre nervosa.
"Stefania,non urlare. Il viaggio per domani non è disponibile, quindi partirai oggi." Disse il capo con voce calma.
"E mio figlio? Come farò con lui?!" Disse la mamma ancora nervosa.
"TUO FIGLIO LO SAI GIÀ CHE FORSE NON LO VEDRAI MAI PIÙ,ORA VIENI E PREPARA LE VALIGE!!" Disse il capo urlando
"Va bene signore, preparo le valigie, mio figlio se la caverà da solo"
COSAA?! LA MAMMA MI LASCIA DA SOLO SENZA DIRMI NIENTE?! POI PERCHÉ IL CAPO LE HA URLATO CONTRO?! E POI COME NON MI VEDRÀ MAI PIÙ?!Aspetta, forse è stata costretta..
Quindi il capo è cattivo, e mamma per far vivere a me e a lei fa di tutto, ah...
"Ok capo, ho preparato tutto" disse la mamma con una voce seria.
"Ok, andiamo, addio piccolo Michelee~ HAHAH" disse lui con una voce malefica
"C-come scusi?" Disse la mamma molto preoccupata.
"Zitta sguattera! Seguimi su!"
E se ne andarono via.
Ora la povertà ne era ancora di più, e la mamma non tornerà mai più da me...
"CHE VITA DI MERDA!! Huh? Ho detto una parolaccia?! No no no, mi sarò confuso,io non lo farei mai.. o forse sono una cattiva persona.."*scoppia a piangere*
La mia testa era piena di pensieri confusi e tristi, come me infondo..
Non smettevo di piangere e non sapevo come fermarmi, sinceramente.
Tutto questo per colpa mia, perché io non riuscivo a prendere soldi e la mamma ha trovato solo quel lavoro.
Perché commetto solo errori mi chiedo io?!Angolo creatore
Ciaoo, questo è il primo capitolo, spero che vi piaccia questo libro <3
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Il bambino con gli occhi rossi
ActionMichele, un bambino di 10 anni, vive solo con la sua mamma, Stefania. Loro sono poveri e la madre, con quei pochi soldi che ha, riesce a far andare a scuola Michele. I suoi compagni lo bullizzano ma lui li ignora come se non esistessero. Lui però er...