Amore Insolito

Capitolo 3:

Nei giorni a venire entrambe continuammo la nostra vita, due realtà completamente opposte, io mi concentrai sulle mie vacanze a riposo da scuola e lei perseguì invece con il lavoro, ma soprattutto continuammo a pensarci anche se non avremmo dovuto.

Non potevamo pensare l'una all'altra, ognuna con il cuore già impegnato ma apparentemente infelici, dato che bastò un nostro misero incontro per far accorrere dubbi alla nostra mente.

Dubbi su ciò che volevamo davvero, dubbi su ciò che avremmo dovuto fare, ma soprattutto con chi dovremmo stare.

Come mai il pensiero di lei non mi dava pace? Mi arrecava tormento continuo, senza sosta, senza tempo.

Non riuscivo a dimenticarla, proprio perché in fondo non volevo dimenticarla, e speravo dentro di me che fosse lo stesso per lei, che anche il mio nome da quella sera non le sarebbe stato più indifferente.

Passarono i giorni, passò addirittura un mese intero, ma il suo nome ancora vagava nella mia mente.

L'unica veduta che avevo di lei era qualche foto su uno schermo piatto, privo di emozioni di un telefono.

Qualche foto sua, qualche foto mentre si divertiva con le sue amiche, ancora mi ricordo una di quelle foto, mi rimase tanto impressa proprio per la presenza del suo sorriso in primo piano, e che sorriso, un sorriso indimenticabile, l'unico sorriso che avrei sempre guardato senza mai stancarmi.

Lo definii come un sorriso rigenerante, rigenerante per l'anima e per i sensi, ma soprattutto per la mia serenità, perché proprio da lì nascevano i miei, dove partiva un suo sorriso vi era a susseguirsi uno mio, e creammo la felicità, creammo la nostra felicità.

Purtroppo però come a tutti gli avvenimenti migliori, ci sarà sempre un rovescio della medaglia, che rovinerà o in modo permanente o in modo temporaneo la serenità che si era precedentemente creata.

Tra tutte le sue foto, che faticavo quale proclamare la mia preferita da tale bellezza, notai anche l'impedimento al nostro stare insieme.

Mi ritrovo a dover ammettere il mio scoraggiamento in tale situazione, credetti che le mie speranze fossero inesistenti e i miei tentativi vani.

Non avrei mai pensato di potermi ritrovare a raccontare quella che è la nostra storia, appena cominciata e con ancora una vita da vivere.