Tacet Confessio

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Sei così bello, disteso al mio fianco mentre dormi tranquillamente. Questi sono gli unici momenti in cui vedo il tuo viso completamente rilassato, sono gli unici momenti in cui tutte le tue preoccupazioni e le tue responsabilità lasciano il tuo corpo, rendendoti un semplice uomo.

Ti sei addormentato subito dopo aver finito di fare l'amore e oggi più del solito posso definirlo così. Sei stato così dolce, così lento ed accorto, come se la passione violenta ed animalesca che ti contraddistingue tra le lenzuola fosse scappata, lasciando posto alla dolcezza dell'amore.

Ed ora sono qui, l'unico tra i due ad essere rimasto sveglio, che osservo i tuoi lineamenti illuminati dai flebili raggi lunari. Mai come in questo momento mi sei sembrato così tanto un angelo caduto dal cielo, i tuoi capelli morbidi e sempre composti ora sono arruffati e ti ricadono sulla fronte, le tue labbra morbide appena socchiuse, mi verrebbe voglia di baciarle seduta stante, ma non voglio interrompere il tuo viaggio nel paradiso della tua anima, tu più di tutti meriti una pausa da questo mondo e non voglio di certo essere io a mettervi fine.

Sembri così fragile mentre abbracci flebilmente il cuscino su cui poggi quella testa piena di pensieri e paure, vorrei solo stringerti a me un altro po' e dirti di non aver paura, perché io per te ci sarò sempre e mai ti abbandonerò, neanche se fosse la morte a dividerci. Troverei ugualmente un modo per tornare e starti accanto.

Un lungo e pesante sospiro lascia le mie labbra, sposto il mio sguardo sulla finestra donatrice della poca luce presente nella stanza che mi permette di guardarti dolcemente dormire. Il più accortamente possibile sguscio fuori dal letto cercando di fare il minor rumore possibile, preoccupato che possa involontariamente svegliarti, i tuoi sensi sono estremamente sviluppati ed abituati ad essere sempre vigili, in qualsiasi situazione.

Mi appresto ad avvicinarmi alla finestra, camminando di soppiatto sul pavimento gelido. Un sorriso malinconico si manifesta sul mio volto, ogni cosa su cui poso lo sguardo mi ricorda te e il panorama che posso osservare da qui non è da meno. Un luogo desolato, completamente al buio se non fosse per la luce della luna, una luce che lo rende migliore, una luce che lo rende un luogo meno spaventoso, una luce che è in grado di evidenziare i suoi pregi. E quella luna per me sei tu, sei tu che nonostante io sia un completo casino mi rendi ogni giorno un uomo migliore di quello che ero il giorno prima.

Ti sento respirare profondamente appisolato tra le coperte alle mie spalle, non ho il coraggio di voltarmi a guardarti, quasi come se sentissi di non meritarti, di non meritare la possibilità di fissarti, perché tu sei e sempre sarai l'angelo che mi ha sconvolto la vita.

Io che sono cresciuto grazie alle mie sole forze, che non ho mai condiviso la gioia dell'infanzia insieme ai miei coetanei, io che ho perso la mia famiglia ed in seguito i miei amici, che mi sono chiuso in me stesso promettendomi di non far entrare più nessuno all'interno del mio cuore. Io che sono lo stesso che poco tempo dopo ho mandato tutti i miei piani in fumo semplicemente incrociando il tuo sguardo. Perché ho subito compreso che quegli occhi mi avevano capito, quegli occhi che dimostravano quanto avessero sofferto, quanto dolore avessero dovuto sopportare erano così simili ai miei. Quando ti ho visto per la prima volta ho capito che non sarei più stato solo, avevo trovato qualcuno che riusciva a capirmi, qualcuno che condividesse il mio dolore.

Per questo ho deciso di dedicare a te la mia vita, perché sei l'unico che è riuscito a vedere il buono che c'era nella mia, sei tu che mi hai illuminato mostrandomi la via. Ecco perché, per quanto io possa cadere e spezzarmi, rinascerò sempre al tuo fianco, come un girasole che segue sempre il suo sole.

Con te per la prima volta in vita mia sono stato libero di spogliarmi dalla mia corazza formata da maschere e bugie, mostrandomi per quello che sono, un uomo con troppo dolore e troppi errori alle spalle. Tu sei l'unico che ha visto la mia fragilità, l'unico che ha sbirciato dietro la mia maschera seria e calcolatrice. E sei diventato l'unico che sarebbe mai in grado di uccidermi con un semplice sguardo, una semplice parola, un semplice ordine.

A te e solo a te ho donato la mia cieca fiducia, quindi sfrutta l'arma che posso diventare durante le battaglie, sfoderami e brandiscimi senza pietà attaccando tutti i giganti che ti trovi dinanzi, perché morirei piuttosto che vederti ferito. Rinuncerei a tutto, al mio grado, al mio sogno, alla mia vendetta, solo per vederti sano e salvo di nuovo all'interno delle mura.

Ma la notte, quando siamo finalmente soli accarezzami con delicatezza, come se fossi fatto di cristallo perché nonostante io mi mostri invulnerabile davanti agli altri, sono solo diversamente fragile.

E dio se vorrei dirti tutto questo, se vorrei riuscire a descrivere tutti i sentimenti che provo per te, a dimostrarli. Ma sono un codardo, ho una paura folle che se ammettessi ad alta voce cosa vali tu per me mi verresti portato via, come mi è stato portato via tutto il resto.

Quindi non mi resta altro che urlarlo silenziosamente alla luna, l'unica che potrà mai conoscere ciò che veramente ci lega, l'unica spettatrice del nostro amore, l'unica che ci abbia mai visto amarci notte dopo notte, l'unica che ci abbia mai visto baciarci, accarezzarci, scambiarci frasi traboccanti d'amore e di desiderio.

Ero così perso nei miei pensieri che non ti ho nemmeno sentito alzarti, hai semplicemente palesato la tua presenza cingendomi i fianchi con le tue confortevoli braccia, dando forma ad un abbraccio tenero e pieno di parole non dette.

Non hai proferito parola, non ce n'era il bisogno, entrambi sapevamo che l'unica cosa importante era godersi questo momento di calma e serenità, un momento rubato alla vita frenetica e turbolenta di tutti i giorni. Perché non tutto dura per sempre, ma entrambi volevamo marchiare a fuoco nella nostra mente e nel nostro cuore questo istante, così che almeno lì potesse durare per l'eternità.

FINE.

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Ed eccoci qui, con un'altra OS Eruri. Questa volta sono stata bravissima, mi faccio i complimenti da sola perché mai più succederà una cosa simile: niente smut e niente angst, solo tanto fluff ( anche se non mi convince pienamente devo essere sincera )

Non so se sono riuscita nel mio intento, ma ho cercato di non evidenziare chi fosse chi, perché volevo rendere il testo "interpretabile" da entrambi i personaggi, perché l'uno è stato la salvezza dell'altro e viceversa

Inoltre vorrei rendere grazie a Michele Bravi, per la canzone "Maneggiami con Cura" da cui ho preso ispirazione per questa OS, appena l'ho sentita ho pensato subito a loro due, non ho potuto evitare di scriverci su qualcosa

Spero che questo piccolo brano vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate nei commenti 💬

Baci, Cel4ena

Tacet Confessio ~Eruri~ || OneshotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora