Sara

86 5 0
                                    

C'era una volta una bambina di nome Sara.
Sara amava il mare infatti suo padre la chiamava "sirenetta" perché non voleva mai uscire dall'acqua.
Sara era molto amata e apprezzata e veniva riconosciuta per i sui capelli ricci, la sua simpatia, il suo coraggio e la sua voglia di vivere.
Sara non aveva paura del buio.
Sara aveva un "cugino preferito" che era sposato con una donna che pero non gli piaceva.
Passati un po' di anni Sara crebbe.
Diventò una ragazza scontrosa e antipatica.
Non aveva amici.
Sara ebbe di nuovo paura del buio per colpa dei sui amici che un giorno erano in un garage al buio a raccontarsi le storie di paura, e per scherzo la chiusero a chiave nel garage. Sara riconosceva nelle ombre i personaggi delle storie e da quel giorno ebbe paura del buio.
Sara un giorno era in gita ad un lago con suo zio con altri due cugini.
Lo zio la portò lontano dalla riva con un gommone e disse ai ragazzi di tuffarsi e giocare in acqua. Sara non sapeva ancora nuotare nell'acqua alta e non voleva saltare, ma lo zio la spinse e la buttò giù. Sara annegava e lo zio se ne fregava. Era ubriaco.
Sara da quel giorno ebbe paura dell'acqua.
Sara col passare del tempo divenne una ragazza apatica.
Trasformò i suoi bei capelli ricci in capelli mossi dati dalle varie striature della piastra.
Sara si vestiva sempre di nero e non parlava mai.
C'era una volta una bambina di nome Sara che crescendo è diventata un mostro.

AutolesionismoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora