𝗠𝗶𝗻𝘂𝗿

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Eravamo in un locale di Milano a festeggiare i 963k di visualizzazioni yt della canzone del mio migliore amico,la canzone in questione era "Hasta Luego" e il ragazzo era Islam, in arte "Minur". Ci conosciamo da anni e nonostante questo non ci siamo mai ne toccati e neanche sfiorati,non abbiamo mai capito il perché ma a nessuno dei due piaceva il contatto fisico. Nonostante questo eravamo semplici migliori amici,alleati negli stessi casini,ogni volta che succedeva qualcosa ad uno,c'entrava anche l'altro. Anni che ci conosciamo e che stiamo assieme ma non ci siamo mai toccati,nemmeno un abbraccio,massimo solo un saluto con le mani ma nulla di più. Tralasciando ciò,io,ero e sono tutt'ora innamorata di lui,mi sono sempre tenuta tutto dentro,e ancora lo faccio,nessuno ha mai saputo ciò,lo sapevo solo io cosa provavo,per me lui era perfetto,l'unico ragazzo che volevi tra le mie braccia,l'unico ragazzo che riesce a scaldarmi il cuore,l'unico ragazzo che non mi stanca mai,ascolterei la sua voce in ogni momento senza mai stancarmi, i suoi occhi sono le porte del paradiso.. lui per me è la luce di gioia in questo mondo buio pieno di odio. ma purtroppo non ho mai avuto coraggio di dirgli tutto ciò,ma non è detto che quel giorno non arrivi mai.
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Stavamo passando la serata insieme hai nostri amici,nonostante tutta la felicità nell'aria,Minur non era lo stesso,sembrava molto più provocante,ciò con me non lo è mai stato,forse la presenza di ragazze,ma non era così,essendo un privè l'unica ragazza nel locale ero io,però lasciai stare e continuai a parlare con i ragazzi. dopo un po' noto che minur mi guardò abbassando la testa alzando gli occhi,accennò un sorriso e divise le gambe,era ancor più provocante,allora mi buttai al gioco e incurvai la schiena accarezzandomi il fianco opposto al braccio,egli si morde le labbra e inizia a ridacchiare. "vado al bagno e torno" disse minur,appena si avvicina alla porta del bagno mi fa cenno di venire da lui,così feci avvertendo i ragazzi che anche io sarei andata in bagno. Appena chiusi la porta trovai Minur avanti a me che chiudeva a chiave, "la finisci di provocarmi?" disse guardandomi, "hai iniziato tu ce n'est pas de ma faute" gli risposi con aria menefreghista,mi avvicinai allo specchio e iniziai a sistemarmi i capelli cercando di distrarmi senza rimanere incantata da lui, "questo vestito è troppo corto jolie lo sai" disse guardandomi dal basso verso l'alto, "troppo corto per cosa? per fare questo?" risposi,iniziai a muovere il bacino sopra al suo pacco piegandomi lievemente,sapevo perfettamente di aver fatto appena una cazzata ma il troppo jack mi aveva dato alla testa,o forse era proprio lui che mi dava alla testa. "solo sul mio zebby però" disse lui abbassando lo sguardo e mettendo le mani sui fianchi,io ridacchiai, lui mi girò e mi butta addosso a lui, "Sara,sono anni che ci conosciamo lo so,non voglio rovinare la nostra amicizia,ma io ti voglio mia,voglio essere l'unico uomo della tua vita,e se così non è allora pesterò di botte qualsiasi essere umano maschile che ti si avvicini,però rimarrai sempre mia,sappilo" mi sussurra da un millimetro dalle labbra, non resistevo più,lo presi dalle guancie e attaccai le nostre labbra,lui inizia un limone che io accompagno,senza fiato ci staccammo, "sta sera vieni a casa mia che è più vicina,non puoi camminare" mi disse accarezzandomi i fianchi, "in che senso?" dissi confusa, "perché sta sera io non ti faccio più camminare per minimo due giorni" rispose lui accennando un sorriso,io risi mentre lui inizia a baciarmi il collo mentre dolcemente tirava giù la cerniera del vestito e levandosi la cinta.

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