15.

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"Ecco a voi T/N Malfoy" disse mentre tutti urlavano.
Prese una maschera e me la porse.
Fece così con altri due ragazzi, poi ci recammo in sala riunioni, dove mi sedetti tra i miei genitori.
Iniziarono a parlare di morti e di chi uccidere.
Avevo il cuore a mille.
"Dobbiamo iniziare con le ricerche" ricordò uno a Voldemort.
"Chi si offre?" chiede mia zia.
"Mandiamo i ragazzi" disse un altro.
"Bene bene bene. I ragazzi saranno perfetti"
Chiesi di andare in bagno. Voldemort annui dicendo che dovevo fare presto.
Senza dare nell'occhio mi diressi verso il bagno, che si trovava dall'altra parte della villa. Aprii la porta e mi ci chiusi dentro. Iniziai a piangere. Non sopportavo tutto quello. Avevo solo 16 anni e non avevo nemmeno finito la scuola. Cosa ci può fare una ragazzina in una riunione con i mangiamorte?
Sentii bussare alla porta, chiesi chi fosse e mi rispose Draco. Lo feci entrare e richiusi la porta a chiave. Anche lui aveva gli occhi lucidi.
"Non siamo troppo giovani per tutto questo?" dissi con voce spezzata.
Lui non rispose e mi abbracciò. Gli volevo un mondo di bene.
Ci siamo presi per mano e siamo usciti. Prima o poi dovrà mai finire quell'inferno?
Tornammo nella sala dove si stava svolgendo la riunione. Ho incrociato lo sguardo di Mattheo. "Piccola stai bene?" mi disse attraverso la mente. "No, voglio andarmene" mi fece un sorriso sforzato.
"Padre non è meglio se io e T/N andassimo a cercare a Hogwarts e Tom e Draco nel mondo babbano?" chiese Mattheo, pur di farci andare via da lì.
Voldemort acconsentì lodando la geniale idea del figlio.
Uscimmo dalla sala. Nessuno parlava.
Io e il riccio andammo a Hogwarts.
*nella torre di astronomia*
Lo ringraziai per avermi fatto andare via da lì. Ci guardammo negli occhi, per poi baciarci. Non un bacio qualsiasi, era molto sentimentale. Potevo sentire il suo sapore. Il suo profumo invadeva le mie narici.
Mi prese per i fianchi e io d'istinto circondai il suo bacino con le gambe, in modo che potesse camminare.
Mi portò in camera sua e mi appoggio delicatamente sul letto. Chiuse la porta con un calcio e si rifiondò sulle mie labbra, per poi passare al collo. Scese e mi tolse il
vestito che mi è stato dato essendo una mangiamorte.
Iniziò a scendere. Mi slacciò il reggiseno e con la bocca mi tolse gli slip. Mi osservò attentamente, come se fosse la prima volta. Con una botta entrò dentro di me. Continuava a fare avanti e indietro.
Sapevo che non gli piaceva sentire urlare, quindi mi trattenni mordendomi le labbra. Lui se ne accorse "piccola non trattenerti,urlalo, urla io mio nome" ansimò. Lo ascoltai. "Theo" gemetti "Theo sto per venire".
"Shhh piccola goditi il momento" disse con la sua solita voce rauca. Potevo sentire il suo respiro affannato.
Venimmo entrambi urlando il nome dell'altro.
Si stese sul letto. Io feci lo stesso, appoggiando la testa sul suo petto. Mi sentivo in paradiso. Ero talmente felice e rilassata che ignara di tutto mi addormentai insieme al ragazzo sotto di me.

In love with you//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora