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10 agosto 2011
Il caos non era solo una teoria.Era il risultato inevitabile dell'inaspettato.
Un po' di disordine non era negativo, ma come ogni cosa, aveva il suo tempo e il suo posto.
Se la vita aveva insegnato a Hermione una lezione, era che il caos spesso dava vita a una nuova direzione.
Tipicamente prosperando sul precario equilibrio tra il caos organizzato, il comfort e l'ordine assoluto, era stata bloccata nelle trincee del caos in un costante stato di flusso per tutta la settimana, ed era difficile vedere altro.
Riversando tutta la sua energia in diversi comparti, al momento aveva poco da risparmiare.
Lo sviluppo del nuovo piano di cura di Narcissa. Le lezioni di coltivazione di piante rare con Neville. Il lavoro di traduzione con Draco. Mantenere la sua delicata routine quotidiana con Scorpius. Coordinare Sachs e Keating. La loro dinamica, che era stata alterata dalla presenza di Andromeda ma in realtà rendeva la vita di Hermione più facile, perché si occupava di preparare i pasti di Narcissa.
Una piccola salita sulla montagna davanti a lei.
Dormiva di meno a favore della manutenzione del giardino, della semina, del raccolto per evitare che i frutti maturassero troppo. I progressi sulla pozione, con la questione della partecipazione di Draco che pendeva sulla sua testa, prendevano possesso dei suoi pensieri periodicamente durante il giorno. Le ricerche e le chiamate transcontinentali con il camino con Charles Smith avvenivano tra i controlli con Narcissa, il pranzo e le lezioni di lingua dei segni. Le sue serate si dividevano tra il tempo programmato con l'interpretazione della legge, il pensare al suo inevitabile colloquio con Kingsley, visto il caos al Ministero dopo l'articolo, la revisione delle letture di Narcissa, e lo smistamento delle note di Sachs e Keating.
L'osservazione sarebbe stata più facile se Narcissa avesse parlato più che a monosillabi.
Almeno con lei.
Eppure, Hermione costruì il suo piano, immergendosi in profondità nel tardo pomeriggio e riemergendo solo quando il fascicolo da trenta pagine non fu completo e spuntato dalla sua lista di cose da fare.
Solo allora si rese veramente conto del disastro che la sua spirale di caos aveva provocato nel suo ufficio.
Oh.
Prima che potesse pulire la pergamena e le tazze, scacciare le macchie d'inchiostro dalle mani e spolverarsi le briciole di patatine dalla camicia, uscì una sorpresa dal suo camino.
Draco e Scorpius.
Entrambi vestiti comodamente: Scorpius in pigiama e Draco con i suoi soliti joggers e una maglietta. Nera, naturalmente.
"Um."
Il bambino ignorò il disordine e si diresse verso di lei, mentre suo padre si guardava intorno lentamente, senza preoccuparsi di nascondere il suo giudizio. O era preoccupazione? Difficile dirlo. La borsa in mano a Draco accese la sua curiosità, ma il suo cervello era troppo esausto perché divampasse.
"Salve."
Invece di accigliarsi quando il cipiglio di Draco si fece più pronunciato per lo stato della sua scrivania, Hermione scelse di concentrarsi su Scorpius, aprendo le braccia per un abbraccio dopo che lui la salutò con un sorriso timido e contagioso che si diffuse rapidamente. Era felice di vederlo.
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Measure of a Man - Inadaze22 | Traduzione
FanficQuesta storia è una traduzione della fanfiction "Measure of a Man" di Inadaze22 e tutti i diritti appartengono a lei. Le fanart presenti nella storia appartengono a JaxxInABox. Conoscere veramente qualcuno è saper distinguere chi era una volta, ch...