Nei commenti trovate i link di tutte le fanart create per questo capitolo. Quelle di Jaxx verranno invece inserite direttamente nei capitoli, rispettando in tutto e per tutto l'ordine in cui lo fa la scrittrice. Nei commenti troverete anche i link ai suoi profili.
---
10 aprile 2011
Percy Weasley non faceva visite di cortesia.
Oltretutto, Percy Weasley non faceva telefonate senza scopi oltre quello sociale.
Era una perdita di tempo, e lui non era mai stato il tipo da fare una cosa del genere.
Erano vicini nel senso che erano stati amici per anni - attraverso Ron, ovviamente, ma anche al di fuori di lui. Percy si occupava di tutte le sue questioni legali: documenti, preoccupazioni e domande. La teneva anche al corrente di quello che succedeva al Ministero e oltre, ma nient'altro. Era attento, nel caso qualcuno avesse avuto domande da farle.
Così, quando Percy uscì dal suo camino dopo le nove, mentre stava facendo la pasta per il pane, lo guardò con un'espressione perplessa che si raffreddò in diffidente quando notò il suo abbigliamento casual.
"Stai bene?" chiese con una leggera inclinazione della testa. "Tutto bene con Arthur e Molly?"
"Sì, certo." Percy indossava pantaloni grigi e una camicia a quadri, ma sarebbe potuto benissimo essere in pigiama.
Molto strano.
Tutto divenne ancora più strano quando Percy si lavò e si asciugò le mani prima di avvicinarsi alla sua sinistra. Pronto ad aiutare.
Hermione inarcò un sopracciglio. "Sai almeno come si fa il pane?"
"No, ma faccio un'eccellente Banoffee pie"
Andava abbastanza bene.
Si occupò di impastare mentre Hermione preparava la macchina, un regalo che si era fatta dopo vari tentativi disastrosi. Percy lavorava in silenzio, la sua mente sembrava essere altrove. Aveva preparato la teglia prima che finisse e lei dovette toccargli la spalla per attirare la sua attenzione. L'imbarazzo gli tingeva i lineamenti, facendogli diventare le orecchie rosse in un modo che le ricordava così tanto Ron che la fece sbuffare. Lui si fece da parte e le permise di finire, e quando lei si lavò le mani dalla farina, le sue erano pulite e lui era seduto all'isola. Cuoceva da troppo poco perché potessero sentire l'odore del prodotto dei loro sforzi, ma presto l'avrebbero sentito.
Hermione amava l'odore del pane cotto.
C'era odore di casa.
Finì di asciugarsi le mani con la schiena ancora rivolta a lui. "So che non è una visita di cortesia". Poi guardò sopra la sua spalla il rosso, la cui pensosità era tornata in mezzo al silenzio.
"Non lo è". Percy non era mai stato altro che diretto.
"C'è più di una cosa?"
"Certo."
Hermione lo raggiunse sull'isola, ma solo dopo aver preso la Schiava dal frigorifero ed aver Appellato due bicchieri. Lui versò mentre lei si sedeva ed entrambi fecero roteare i bicchieri prima di bere in silenzio. Era buono. Dolce come i frutti di bosco e lo zucchero filato. L'aveva scelto perché, anche se Percy sosteneva di preferire il Merlot o il Chianti, Hermione sapeva che aveva un debole per il vino secco più dolce, leggero ed elegante.
"Da dove vuoi cominciare?" Hermione si girò sullo sgabello per affrontarlo. "Dagli affari è più facile. Come sta andando il tuo progetto preferito?" diede a Percy un'occhiata significativa, sapendo poco di lui al di là della sua esistenza.

STAI LEGGENDO
Measure of a Man - Inadaze22 | Traduzione
Fiksi PenggemarQuesta storia è una traduzione della fanfiction "Measure of a Man" di Inadaze22 e tutti i diritti appartengono a lei. Le fanart presenti nella storia appartengono a JaxxInABox. Conoscere veramente qualcuno è saper distinguere chi era una volta, ch...