Ridere ☺︎︎ Seongjoong

Capitolo 1

"Hongjoong, ma te la ricordi quella volta che siamo andati a Londra tutti insieme?"

"Mh mh"

"E ti ricordi che San voleva portare Wooyoung in quel ristorante italiano che ci avevano consigliato all'hotel? Woo era davvero fissato con la cucina italiana ai tempi! E poi... e poi ha preso la carbonara ma gliel'hanno portata con la panna!" il ragazzo rise leggermente "E poi... e poi noi siamo scoppiati a ridere mentre San non sapeva più come fare per farsi perdonare. Il suo viso era così rosso per l'imbarazzo, me lo ricordo ancora adesso nonostante siano passati anni! E poi, e poi te lo ricordi?"

"Seongwha."

"E poi mentre litigavano io ti ho preso la mano e siamo scappati dal locale. Abbiamo corso per un po' di tempo, ma poi tu eri esausto e così ci siamo fermati a mangiare dei waffle." Il tono di voce del ragazzo passò da allegro a nostalgico, ma il suo sorriso non si spense.
"Ricordo il tuo viso sporco di zucchero a velo e le tue guance diventare rosse mentre mi avvicinavo a te per baciare via ogni granello bianco, forse era solo una scusa al tempo... non ti fa ridere pensare che è così che è nato tutto?"

Il ragazzo davanti a lui rimase in silenzio.

"Hongjoong, che cosa è cambiato?" Il ragazzo più alto allungò una mano per prendere quella dell'amato, ma la sue pelle percepì solo una sensazione ruvida e fredda al tatto. I suoi occhi si abbassarono su un biglietto bianco scritto a caratteri eleganti.

"Il fatto che io tra un mese mi sposo, Seonghwa."

Hongjoong gli voltò velocemente le spalle e se ne andò con la stessa eleganza con cui era arrivato.

Seonghwa rimase immobile, mentre guardava la minuta figura del ragazzo camminare velocemente per allontanarsi il prima possibile da quella casa. Si passò la mano libera tra i capelli e si morse il labbro inferiore che stava già iniziando a tremare.

"Già, forse è solo questo ad essere cambiato."

Abbassò lo sguardo e sorrise nel vedere il nome del suo ex su quel biglietto, scoppiando a ridere nel leggere la data del grande giorno, 27 ottobre. Attaccò poi il cartoncino sul frigorifero in cucina, tenendolo fermo con una delle calamite che aveva comprato durante il suo viaggio a Londra. Lo osservò per alcuni secondi, poi scosse la testa e iniziò ad accendere i fornelli elettrici per prepararsi la cena. Una risata ancora stampata sulle sue labbra ormai bagnate da piccole lacrime.

"E un po' mi fa ridere..."