Secrets & Lies

Quiete prima della tempesta

L'annuncio del preside lasciò gli studenti, oltre che in una confusione mentale dettata dal panico organizzativo, entusiasti.
O almeno tutti ad accezione di Riddle e Vil, che sapevano benissimo ciò che comportava l'incontro con quella scuola.
Se da una parte Riddle era preoccupato e contento allo stesso tempo, dall'altra Vil era più irritato  del solito, nonostante  riesca a nasconderlo in modo impeccabile al resto del mondo, eccezione fatta per Rook ed altri studenti acuti osservatori come Azul, Jamil e lo stesso Riddle.
Ogni dormitorio, sotto la guida del proprio capo , iniziò assiduamente, senza perdere alcun tempo,  ogni preparativo dedito ad accogliere la Royal Sword Academy.
La mole di lavoro era tanta e il tempo non giocava a loro favore e, per la precisione, avevano quattro giorni scarsi per finire di adibire un dormitorio per gli ospiti, sistemare le stanze, il cortile, l'entrata principale, preparare il menù per il buffet di benvenuto, la sala da pranzo, i propri dormitori e tante altre piccole cose, soprattutto quelle richieste espresse con nonchalance dal preside ed il corpo docenti.
La scuola sarebbe stata presto vivacizzata all'inverosimile, animata dalle chiacchere degli studenti, dai giochi sportivi e dai piccoli party e soprattutto il ballo studentesco , introdotto dal preside e dal suo piccolo sbalzo emotivo musicale.
Ai dormitori di Heartslabyul e Scarabia, tuttavia, i preparativi procedevano a rilento a causa di qualche piccolo intoppo, o per meglio dire, problemi personali che si omettevano a fatica.
Riddle, per quanto bacchettava gli studenti a causa del regolamento , la sua mente era in una piccola parte assente, presa da preoccupazioni e pensieri che gli stavano lentamente mandando il tilt il cervello.
Si era persino scordato di prendere la medicina per sopprimere i suoi feromoni da omega, correndo inconsapevolmente dei rischi facilmente evitabili.
Di fatto, tutti gli studenti risultati omega o alfa, si erano diretti in farmacia, per ritirare il farmaco soppressore che veniva fornito mensilmente.
Camminando nei corridoi affollati, controllando che tutti facessero il loro dovere e non poltrissero, non potè evitare di girare lo sguardo in direzione di alcune urla provenire dal corridoio adiacente.
Ace e Deuce stavano di nuovo avendo l'ennesima discussione, e il rosso sembrava davvero spazientito, o per meglio dire, confuso e spaesato.
Per un attimo solamente, si ricordò della propria discussione non risolta, rividendo in loro lui e Trey litigare, causando nel suo animo una leggera amarezza.

«Ti dico che non è così!»  urlò il rosso senza esitazione.

«Ah si? Te ne stavi beatamente lì a poltrire, chiaccherando allegramente con il nuovo primino, mentre abbiamo una marea di lavoro da fare.» ribattè l'asso di picche senza giri di parole.

«E IO TI STO DICENDO CHE MI STAVA CHIEDENDO UNA MANO PER I DECORI.  » ribattè tutto d'un fiato l'altro, oramai esasperato.

«Cosa c'è di male se nel chiedere scappa qualche risata? Prendi sempre tutto così seriamente che è una noia!»

«Te ne rendi conto che abbiamo il tempo limitato? Certo, va bene aiutare e farsi aiutare, ma le chiaccherate amichevoli si possono beatamente rimandare a lavori ultimati.»

«Ma che ti da fastidio? Nemmeno mia madre  o i miei fratelli sono così pignoli»

«Eh? Prego?!»

«Ti giuro Deuce, sei sempre sulle spine ogni volta che parlo con qualcuno, soprattutto dopo i test. Ma che ti prende?» rispose avvilito scuotendo la nuca leggermente.

«Mi preoccupo solamente della tua incolumità. Alle volte ti dimentichi di prendere ciò che IN TEORIA sarebbe automatico tu prendessi.» si prese una piccola pausa sospirando prima di continuare.

«Perchè se tu te lo fossi dimenticato la tua situazione non ti permetterebbe di andare in giro con nonchalance, anche se forse mi sto preoccupando troppo.» concluse il moro facendo spallucce, leggermente irritato