L'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era il fatto che lui sarebbe arrivato, che io l'avrei visto davvero e per di più che sarebbe venuto in casa mia.
Sembrava tutto uno scherzo, o forse un sogno, e se così fosse stato di certo non avrei mai voluto svegliarmi.
Dopo aver rassettato casa, ordinato le cose più in disordine, mi sedetti sul divano ed attesi quegli ultimi minuti — che quasi sembravano ore interminabili — prima delle 4.
L'ansia mi divorava il fegato, ed il fiato cominciava a venir sempre meno.
Poi, il campanello suonò.
Era davvero lui.Schiusi per qualche istante le labbra portandomi la mano al petto, tentando di respirare quanto più possibile in modo "normale" ed evitando affanni indesiderati.
Ma il campanello suonò ancora una volta.
Ero letteralmente bloccata ed incollata al divano.Ma mi alzai, ci riuscii.
Mi avviai così alla porta e guardai dallo spioncino. Tremavo, letteralmente.
Si, era lui.
I ciuffi rossi erano evidenti, gli occhiali come sempre presenti sul suo capo.
Presi un lungo respiro ed aprii la porta, ritrovandomelo li, fermo, dinanzi a me.
Dominic alzò lentamente lo sguardo, lasciandolo scorrere dalle mie gambe, al mio busto e poi al mio viso, e le sue labbra quasi involontariamente si incurvarono in un lieve sorriso, anche quello, incredulo.«Kelsey.»
Non riuscivo a parlare, ero ferma davanti a lui.
Le gambe tremavano come non mai, il cuore minacciava di uscire fuori dal mio petto ed una fitta nausea dovuta all'emozione si faceva sentire.
Dio, che figura da idiota avrei fatto se avessi vomitato proprio adesso.«Hey?»
Hey?
Davvero Dominic?
Un defibrillatore mi sarebbe utile adesso.«C-Ciao..»
E poi non ci capii più nulla, perché il mio viso era letteralmente spiaccicato contro al suo petto e le sue braccia mi stringevano forte al suo corpo.
Dio, come è buono il suo profumo.
E dio, come è bella la sensazione di stare tra le sue braccia.
Quasi come se fosse un movimento causato dall'inerzia, le mie braccia si avvolsero attorno al suo busto, e mi strinsi a lui, strizzando gli occhi e cercando di non piangere.
Ma troppo tardi, scoppiai in lacrime nel sentire quanto forti fossero le mie emozioni per lui, i miei sentimenti per lui.
Non avevo mai provato ciò in vita mia.Dominic percepì il mio viso inumidirsi, per questo senza chiedere il permesso si avviò verso il dentro della mia abitazione con me ancora tra le sue braccia, e chiuse la porta con un movimento col piede dietro le sue spalle.
«Hey.. Hey...»
Mi alzò il viso, ed io non mi vergognai mai così tanto.
«Scusami, io... È che io... È che non lo so, tu sei qua e.. Io.. Che figura di merda, perdonami.»
La mia voce tremava, ed era spezzata.
Staccai il mio braccio dal suo busto solo per portare la mano sul mio viso pallido, ormai arrossato, e togliere le lacrime da esso.
Poi una risata imbarazzata venne rilasciata dalle mie labbra.«È così bello vederti.»
Dominic smorzò una lieve risata, poggiando le sue carnose labbra sulla mia fronte e lasciandovi un bacio.
«Lo è anche per me. Te l'ho detto che ti ho sognata vero? Cazzo, sembrava così reale, ma solo adesso mi rendo conto quanto cazzo sia bello stringerti per davvero.»
Arrossii alle sue parole, per questo me ne infischiai e rituffai il mio viso sul suo petto, nascondendomi tra le sue braccia.
«Già... È così bello farlo per davvero. Davvero Dominic, non voglio sembrare ripetitiva ma grazie. Grazie, grazie, grazie.»
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My Favourite Rockstar || YUNGBLUD
FanfictionDominic Richard Harrison, conosciuto come Yungblud. Star di fama mondiale, sta per far uscire il suo nuovo album dal nome weird! Kelsey Stonem, fan sfegatata, innamorata pazza di Dominic Harrison. Cosa succederebbe se Kelsey venisse notata da Domin...