Non ti accuso più di cristallizzarti nella tua
rabbia gelida, mentre io mi taglio i palmi cercando di
smussare angoli invisibili a chi ci guarda dall'esterno
e nascondo il mio terrore sotto mille strati di insulti colorati;
ti spingo via e spero che
tu non molli la presa ma smetta di urlare
e i tuoi occhi ritornino buoni
e i tuoi capelli ritornino a posto
e le tue mani asciughino le mie guance umide.
Non ti accuso più di aver preteso da me
un amore che sapevi di non poter restituire
tra le tue gelosie e le tue insinuazioni sibilline
mai avrei pensato che la tua sagacia servisse
per screditare me anche agli occhi di me stessa
Non ti accuso più perché forse ci credevi veramente,
e non sarò io a mettere in dubbio le tue emozioni,
lo fai già senza l'aiuto di nessuno
e io non mi lascerò più coinvolgere nel tuo vortice
dove il Kaos è ordine e la polvere è ben nascosta sotto il tappeto.
Non ti accuso più di avermi abbandonata
nei giorni più bui della mia esistenza
come una pianta costretta a crescere le sue foglie
nell'ombra
il mio pallore non ti tange
ed io ti vomito addosso
un fiume di parole di dolore
imploro la tua opinione, un po' di attenzione
alla questione
ma la tua testa è in cima alla Tour Eiffel e io non ti accuso più.
Non ti accuso più di tradimento
perché il dolore che dovevo provare è passato,
il vuoto che hai lasciato ha il sapore dolceamaro della libertà
non sarò più il cane al tuo guinzaglio
a cui indichi con un fischio il sentiero da percorrere,
non sarò più ai tuoi occhi la zavorra che ti impedisce di
spiccare il volo,
non sono più io l'artefice della tua infelicità
né tu della mia.
Non ti accuso più di indifferenza
tanto non ti interessa
esattamente come non ti importava
del germoglio che io custodivo gelosamente
nel grembo
e sento ancora l'eco dei tuoi
"fai quello che vuoi".
Non ti accuso più di non avermi mai amata
perché con la consapevolezza della verità
passa anche la voglia di lottare
per cosa poi?
Continuerai a considerarmi il Diavolo,
bugiardo, manipolatore
pur di non accettare che il tuo
è un Istinto che ferisce chi ti sta accanto
ma io non ti accuso più.
Ormai sono lontana mille miglia
dalle stesse accuse che tu mi rivolgi
non saprò mai nemmeno quali sono
esattamente come tu non leggerai mai queste:
e allora io:
non ti accuso più.
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Cenere Crisalide
PoetryPerdonami cuore, t'ho maltrattato! Ma osserva, il sole sta per sorgere, come ogni giorno, e i suoi raggi uccideranno gli strascichi della Notte. Immergiti in questo artistico caos, è la fine del mondo a chiamarti, torna cenere e torna crisalide.