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*y/n's pov*

eravamo io e la mia migliore amica Nathalie. stavamo semplicemente passeggiando quando la nostra vita cambiò totalmente.
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"dai amo spicciatiii" mi disse urlando Nathalie. giuro l'avrei picchiata se avesse continuato.

"amo non romperee, comunque il ragazzo qui sta mettendo il gelato sul cono, calmati."

"ah ok scusa" mi sorrise facendomi sciogliere, che carina che era

Nathalie era più piccola di me di qualche mese, ma era come una bimba di cinque anni, sempre pronta a giocare con tutti, unici difetti è che era troppo infantile e buona

arrivai da lei e riprendemmo la nostra camminata per il centro della città; era sempre stupendo camminarci, pieno di gente e di nuove voci.

anche se non adoravo per nulla essere circondata, o meglio stare sotto gli occhi, di troppe persone, quello che vedevo mentre camminavo mi faceva sempre sorridere.

però oggi c'era davvero troppa poca gente, ok che è luglio, ma non è mai stato così vuoto qui... vabbè sarà una mia impressione

"aaaalloraaa come va con michael?" mi chiese Nathalie

"guarda Naty lascia stare, ci ho chiuso definitivamente, un lurido e inutile pervertito "

"che ha combinato che lo strozzo."

"che cosa NON HA combinato"

insomma raccontai a Nathalie tutto ciò che successe con quel ragazzo e dire che ne è rimasta sconvolta è dire poco

ma ora voi vi stareste chiedendo, chi è michael..?

Michael è un tipetto abbastanza estroverso ed egocentrico, anzi per lo più narcisista, conosciuto ad un centro estivo della scorsa estate insieme a Nathalie

mi saltò subito all'occhio, era attraente, simpatico, con le persone ci sapeva fare, e sicuramente se fosse stato con me si sarebbe sentito anche meglio visto che quella brutta della coppia sarei sempre stata io.

alla fine di questo mese di campus gli confessai i miei sentimenti, e lui fece lo stesso con me, MIRACOLO!

non ci credetti nemmeno io tant'è che corsi, LETTERALMENTE, da Nathalie per dirglielo. io e lei non ci eravamo mai fidanzate e insomma se doveva capitare ad una delle due saremmo state contentissime per l'altra, come giusto che fosse

Nathalie mi fece le feste e mi offrii il frappè al cioccolato ogni giorno per una settimana -si so che è esagerato ma lei tende a fare così HAHAH- e così iniziai a frequentarmi con lui.

spesso mi veniva a prendere a scuola, mi invitava a cena oppure ad uscire con il suo gruppo di amici, ma non c'è mai stato QUEL primo passo,

mai.

ovviamente ci stavo male, ma pensavo che facesse cosi perché volesse essere sicuro di fidanzarsi con me

ma tutto è cambiato circa un mese fa con l'inizio delle vacanze estive... notai un brusco cambiamento della sua personalità, o meglio del suo modo di essere con me; la sua freddezza si fece notare parecchio e percepii un forte distacco

ok che sono timida, ma le persone so affrontarle se serve e quindi ci parlai.

mi spiegò semplicemente che aveva problemi in famiglia e così lo perdonai, ma ieri ebbi la conferma di ogni mio dubbio:

era fidanzato con un'altra ragazza.

onestamente? non ci son stata per nulla male, me l'aspettavo, ma adesso mi fa solo schifo e pena

"devo prendermi un anno sabbatico dai ragazzi"

"sai che ti farò compagnia sempre e comunque si?" disse Nathalie con molta certezza

"certo che lo so, andiamo avanti così da 10 anni ormai!"

ci mettemmo entrambe a ridere per lo scempio che fosse successo ed io finii di mangiare il gelato.

era tutto così calmo intorno a noi, così troppo calmo che quasi mi salí la paranoia

"Naty"

"oi dimmi" disse mentre scriveva sul suo telefono

"non credi anche tu che c'è pochissima gente?"

"in realtà l'ho notato prima, ma pensavo fosse solo una mia impressione.."

"ho ansia"

"adesso anche io y/n"

continuammo a camminare tranquillamente parlando del più e del meno quando udimmo delle forti urla provenire da davanti a noi, anche se non c'era assolutamente niente e nessuno; lì salì il panico più totale

"y/n sta succedendo qualcosa, per forza, altrimenti non me lo spiego tutto questo"

"concordo in pien-"

giuro, non riuscii nemmeno a finire la frase che uno tsunami di persone spaventate ci corse contro e noi facemmo di tutto pur di proteggere l'un l'altra.

era tutto troppo strano

ma la cosa che ci sconvolse a tal punto da iniziare a scappare fu..

"CI SONO GLI ZOMBIEEEEEE!!!"

scappammo a gambe levate. ci rinchiudemmo in ogni dove ma la gente era troppa.

fino a quando non arrivammo davanti ad un pub che stava rincasando tutti i tavolini e le sedie

"y/n prendi qualcosa che possa essere una potenziale arma."

"ma che sei cretina ma ci credi pure"

"adesso ti meno, MUOVITI TESTA DI PAPAYA."

"aish che situazione.."

aggrappai un forchettone che stava sul bancone del pub, probabilmente per qualche snack da offrire. cercai qualcos'altro quando vidi un ventilatore di metallo; non ci pensai due volte che lo presi

"ora sei contenta naty?"

"zitta cretina e andiamo a casa mia, subito."

"ok... però non essere così fredda"

facemmo esattamente due passi prima di uscire dal quella struttura che il titolare ci fermò

"voi due che siete giovani, prendete questi due coltelli, sono per la carne, vi saranno davvero utili..."

"grazie..?" risposi davvero scioccata; non potevo pensare che tutte queste persone ci potessero credere

"y/n muoviti altrimenti qui la situazione diventa impossibile!"

"sisi andiamo andiamo"

ringraziai e salutai la gente che era presente in quel momento, non sapendo che sarebbe stata l'ultima volta che li avrei visti...

appena uscimmo, vedemmo l'apocalisse davanti ai nostri occhi...

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