explosion <romanogers>

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*Era il natale del 2013
e gli Avengers lo stavano passando insieme alla
Stark Tower*

Il Natale per Nat non è mai stato facile, spesso le ritornavano in mente ricordi della sua breve infanzia e il senso di vuoto iniziava puntualmente ad assalire il suo petto. Proprio per questo, preferiva sempre passarlo sola.
Quell'anno andò diversamente, aveva delle persone intorno, persone che le volevano bene, una famiglia. Era così che li definiva. Erano la sua famiglia.
Era così spensierata, non le sembrava vero, per la prima volta nella sua vita stava passando un Natale normale.
Continuava a seguire il ritmo della musica, stava ballando come non aveva mai fatto. Era come se la vita avesse riniziato a scorrerle nelle vene.

Steve la guardava, amava guardarla. Osservava sempre ogni suo piccolo particolare, conosceva il suo volto a memoria. Moriva dalla voglia di conoscere la vera lei, quella che si celava dietro la corazza che si era ormai formata negli anni.

La rossa incrociò gli occhi azzurri del ragazzo e sorrise istintivamente. Lui ricambiò, le sue guance si tinsero di un leggero rosso ma solo quando lei si avvicinò sentì il suo cuore mancare un battito. Lo aveva notato? Aveva per caso notato il modo in cui la guardava?

«Tutto qui solo Rogers?» disse la ragazza abbozzando un sorriso.
«Ho smesso di ballare da parecchio ormai, ho perso l'abitudine» rispose Steve.
«Beh, allora dobbiamo un po' recuperare» disse lei afferrandogli la mano, il ragazzo spalancò gli occhi per la sorpresa di quel gesto inaspettato.

Si ritrovarono in pochi secondi al centro della pista uno difronte all'altra. Lei poggiò le braccia sulle spalle del ragazzo, il quale iniziò piano piano a lasciarsi andare cingendo la vita della rossa.
I secondi che passarono sembrarlo o un eternità, mentre gli occhi verdi di lei si mescolavano agli occhi azzurri di lui.
«Beh, non sei messo così male Rogers, un po' arrugginito ma si può ancora rimediare» ruppe il silenzio Natasha.
«Sai cosa Romanoff?» rispose provocatorio Steve.
Quelle furono le uniche frasi che si rivolsero, poi continuarono a mescolare i loro sguardi perché quelli valevano più di tutte le parole dell'universo.
Fu come se potessero sentire i battini del loro cuore all'unisono, nonostante la musica alta.

Improvvisamente qualcosa di illuminò negli occhi di Natasha.
I suoi occhi si spostarono rapidamente guardando fuori dal vetro della Stark Tower. Guardò i fiocchi di neve scendere leggeri quasi ipnotizzata.
«Che succede?» chiese il ragazzo
«è uno spettacolo» disse lei per poi afferargli la mano come aveva fatto in precedenza.

Si ritrovarono sul terrazzo.
Lei continuò ad osservare New York innevata e lui continuò ad osservare lei, che era lo spettacolo più bello che i suoi occhi avessero mai visto.
«È così bello pensare a quante famiglie siano riunite in questo momento, o a quanti bambini stiano urlando di gioia aprendo i loro regali» disse, inevitabilmente una lacrima le rigò il viso. Se solo avesse potuto recuperare la sua infanzia, tutti quegli anni persi. A volte avrebbe voluto solamente diventare la bambina che non era mai stata.
La mano di Steve si poso sulla guancia di Natasha, asciugando delicatamente quella lacrima.
«Sei così» non riuscí neanche lui a trovare le parole per descriverla. Era come un esplosione quella ragazza e lui l'amava perdutamente. «Sei così vera» concluse poi, continuando ad accarezzarle il viso con una delicatezza disarmante.
Lei sorrise per poi posare finalmente le labbra sulle sue.
Si lasciarono andare in un bacio caldo, pieno di amore, di passione.
Un esplosione, proprio il termine che avrebbe usato lui per descrivere lei.
Lei era un esplosione e lui voleva continuare restarne travolto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 31, 2022 ⏰

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