"Ti va di fare un gioco?" propose Childe tutto rosso, per rallegrare l'atmosfera.
"Si, ci sto!" esclamò il biondo pensando che ne faceva molti con sua sorella ai tempi.
"In cosa consiste?" aggiunse poco dopo aver pensato a quei momenti di pura felicità.
"Allora..", si girò verso l'amico molto vicino, "questo gioco lo facevo con i miei fratellini quando eravamo tutti piccoli eheh, è molto divertente!
Il gioco consiste nel riconoscere delle canzoni tipiche di Tevyat, se tu le indovini dovrò darti tanti baci sulla fronte e se tu perdi....." ragionò per un istante sulla penitenza, quella normale che subivano i suoi fratelli era quella di pagare dei moras in pegno.
Però qui si parlava della persona per cui aveva preso un cotta, quindi poteva cambiare leggermente la penitenza.
" S-Se perdi dovrai essere tu a darmi tanti baci, ovviamente dove tu vuoi" balbettò l'ultima frase con un rossore focoso nel suo viso come se fosse un hilichurs in preda alla fiamme.
"Ufff.. Però non vale!!
Io non sono di questo mondo, non posso saperle!!" sbuffo Aether infastidito dalla scorrettezza del gioco.
"Più baci per me allora" rispose sfacciatamente al ragazzo con un grande sorriso.
Così iniziò il gioco, Aether doveva ammettere che la voce di Childe mentre cantava era di un grande splendore, non era poi così stonato come si aspettava da uno stupido di prima categoria.
Purtroppo il biondo non riusciva mai ad indovinare, e con un po' di imbarazzo, si limitò a dargli dei bacetti sulla fronte e sulla guancia, con lo sguardo soddisfatto dell'altro.
La serata continuò piacevolmente finché Childe non trovò più nessuna canzone nel suo repertorio.
"Dio se questo è un sogno non svegliarmi " pensò Childe pieno di goduria per i baci ricevuti dal suo partner.
Aether però senza esitazione dovette ammettere qualcosa per non pensare all'imbarazzo totale ad aver dato quei baci.
"Devo dire che hai una bella voce mentre canti" disse sorridendo timidamente.
"Pensavo di avercela sempre" ribatte con un sorrisetto spavaldo.
Aether per l'ennesima volta non seppe come rispondere, infondo gli aveva solo rivolto un complimento.
Childe notò che magari, invece, di fare lo stupido come al suo solito, avrebbe dovuto essere più serio, così si diresse sempre più vicino al biondo, fino ad attaccare le sue labbra con quelle del biondo.
Childe provò a metterci la lingua, che inaspettatamente venne ricambiato con altrettanta lingua di Aether, il ragazzo dai capelli rossi si riempì di estrema gioia, non si sarebbe mai aspettato che Aether ricambiasse un suo bacio, al massimo uno spintone.
Purtroppo per il pel di carota il bacio si interruppe, era così forte che fece perdere il respiro ad entrambi.
I due scontrarono le loro fronti affannati dal bacio, per poi successivamente sorridere contemporaneamente.
"E questo per che cos'era?" chiese Aether ansimante.
"Un premio di consolazione" rispose per poi prenderlo a se e abbracciarlo vivacemente.
"Dopo tutto questo, Paimon può andare pure a dormire" disse la fatina guardando con aria di vendetta i due ragazzi.
Quest'ultimi si vergognarono talmente tanto da lanciare qualsiasi oggetto della stanza alla fata per scacciarla via.
"Quel lurido insetto...!" squittò Childe digrignando i denti con un istinto omicida.
"Che dici se andiamo a dormire?" cambiò argomento Aether con uno sguardo verso la camera.
Childe notò una leggera nota di dispiacere nelle parole di Aether, non capendone il motivo.
Il ragazzo si alzò e prese la mano di Aether, la stringeva molto forte, quasi da far male al ragazzo, quel senso di protezione lo stava divorando, voleva sicuramente fare di più piuttosto che tenergli solo la mano.
Arrivati alla camera Aether si mise per terra, ancora con un umore anomalo, mentre Childe sul letto, tuttavia, quest'ultimo non voleva provare un senso di vuoto nel letto e sicuramente non poteva permettere di far dormire Aether scomodamente e con uno stato che sembrava a pezzi.
Tuttavia l'orgoglio dell'etereo era talmente forte che non sapeva se sarebbe riuscito ad avere il suo consenso.
Ma non gli importò, si senti un po' egoista a pensare a se stesso, ma aveva bisogno di lui.
Così si alzò e sollevò Aether per adagiarlo sul letto.
"Che stai facendo?" disse il biondo infastidito.
"Ho pensato che avremmo potuto dormire insieme" risponde Childe sperando di convincere l'amico a restare.
"Non se ne parla!
Devi dormire comodo, oggi non è stata una giornata facile dopotutto" esclama Aether rimproverandolo e facendogli segno di lasciarlo stare.
Il ragazzo dai capelli rossi era grato per aver ricevuto così tanta attenzione e preoccupazione da parte dell'amico, senza rendersene conto delle gocce di lacrime che sembravamo diamanti gli gli scesero dai suoi enormi occhi blu.
Il perché era semplice, oltre ad essere contento era anche arrabbiato, perché non veniva ascoltato dall'amico e questo lo detestava.
"Per favore.... Resta" supplicò per l'ultima volta Childe avvolgendo le sue mani a quelle del biondo.
L'altro le staccò subito per asciugare quelle brevi lacrime del partner, era raro vederlo piangere, ma non poteva lasciarlo lì da solo e ferito.
"E va bene" disse rivolgendo un sorriso accogliente verso l'amico.
"Se vuoi possiamo dormire abbracciati, seppur tu sia praticamente mezzo nudo" aggiunse ridendo nervosamente.
Childe annui, non poteva esprimere la sua gioia per quello che stava per accadere.
Così avvolti dalle coperte si diedero un grande abraccio, così da riscaldarsi a dovere e Childe iniziò a sentirsi meglio.
Quella notte significò molto per il ragazzo e non solo per lui, infatti, il biondo nascondeva la sua espressione felice, per paura di sembrare troppo stupido, ma dentro al cuor suo sapeva che Childe non lo avrebbe giudicato e sapeva anche che anche il suo morale si era sollevato notevolmente ed era dispiaciuto di aver contagiato l'amico.
STAI LEGGENDO
𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖
RomanceMiei cari lettori e lettrici, non sapevo onestamente se pubblicare quest'opera, essendo uno scrittore dilettante✨ Questa storia è una fanfiction su Aether e Childe, di cui amo follemente la loro ship trovando anche sensata in termini di trama🐠 Ovvi...