✴️Un momento da non dimenticare✴️

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Seppur i due supllicando più volte Childe, abbiano tentato di dissuaderlo da tale assurda idea, quest'ultimo non volle sentire ragioni.
"Eddai vedrai che sarà divertente!!" disse ridendo come un pazzo.
"No, no e no, abbiamo già i nostri impegni e Paimon ha fame!" disse avvicinandosi sempre di più al Fatui.
"Aether tu che dici?" si rivolse al ragazzo biondo non considerando per l'ennesima volta la fata.
"EHI!" sbuffo nuovamente Paimon.
Aether era in difficoltà, aveva già i suoi incarichi e poi gli altri compagni dell'amico lo avrebbero riconosciuto ed attaccato.

Ma per essere onesti, al biondo sarebbe piaciuto passare un po' di tempo con Childe, in fin dei conti, non si vedevano da tanto tempo.
"E-Ecco... non è che non voglia farti compagnia, ma fra gli impegni e gli altri Fatui che potrebbero creare problemi.." disse chinando la testa verso il basso con aria afflitta.

A Childe faceva male vedere il suo partner in quelle condizioni e non poteva permettere di lasciarlo in quello stato nemmeno un secondo di più.
"Ehi, se questo è il problema ti posso garantire che saremo solo io e te, e se avrai bisogno dopo con i tuoi incarichi, io sarò disponibile e impiegherò tutte le mie energie per aiutarti, però non farmi quella faccia" disse il ragazzo dai capelli arancioni prendendo con il palmo della mano il mento dell'altro, per alzargli lo sguardo.
I due si guardarono intensamente a lungo, occhio per occhio, si stavano penetrando a vicenda, un solo sguardo bastava a far trasparire mille emozioni.

"NO, NO E NO!" Paimon interruppe l'atmosfera prendendo per la coda dei capelli il ragazzo biondo.
"Paimon non permetterà a Aether di commetere un tale errore" disse fluttuando in fretta e furia tirando la povera coda di capelli dell'amico.
"Ahiiii... Mi fai male Paimon!! disse il ragazzo trascinato violentemente dall'amica, non pensava che con una statura così minuta sarebbe riuscita ad avere così tanta forza.

"OK! Allora è deciso!
Noi andiamo allora!" disse subito dopo Childe prendendo come un sacco di farina Aether e scalciando via Paimon per farle mollare la presa.
Aether si senti esplodere in viso, anche perché molte persone stavano osservando la scena comica.
" E-ehi mettimi giù! "esclamò il ragazzo scalciando sul petto dell'altro.
Childe era divertito dalla scena, non si preoccuva della presenza degli altri, si stava semplicemente godendo il bel momento in compagnia del suo partner, era così contento di averlo ritrovato dopo tanto tempo.
Solo in quel momento si era reso conto quanto gli fosse mancato avere Aether nella sua vita, seppur nemici, dopo poco tempo sono riusciti ad instaurare un bel rapporto, complice anche il fratellino Teucer, si chiedeva se mai il loro rapporto di amicizia sarebbe diventato qualcosa di più e se mai lui avrebbe ricambiato.

Ma non vi era il tempo per pensare a questo, anzi, sapeva che doveva godersi ogni singolo istante con lui.
"No, non ti lascerò mai più!" esclamò stringendo il tatto sul lato del corpo scoperto dell'altro .
"Paimon tieni!
Prenditi qualcosa da mangiare e non aspettarci!!" disse il ragazzo alto all'esserino buttandogli addosso un grande sacco di moras che sarebbero bastati per almeno sette pranzi.
E con forti imprecazioni della creatura, i tanti calcioni di Aather e la forte risata di Childe, i due compagni si diressero verso il luogo prestabilito per l'incarico.

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"OK eccoci qui! " disse con respiro affannoso il bel ragazzo.
"Ti rendi conto che hai percorso tutto il tragitto tenendomi ancora sospeso come un sacco di patate!" disse sbuffando il biondo incredulo di quello che era successo.
"Ma smettila di lamentarti!!
Anzi secondo me ti è piaciuto essere trattato come un bel principe" disse facendo scendere a terra il partner con uno sguardo malizioso.
"Ma che dici!!
Mi stavo solo preoccupando della tua salute idiota" disse incrociando le braccia evitando di incontrare quello sguardo di soggezione.
"Ti preoccupi per me, eh?" disse a sua volta l'altro prendendolo fra le braccia.

Era una situazione assurda, più che una semplice avventura per compiere un incarico, sembrava quasi un appuntamento pieno di battutine e scambi di sguardi dolci.
"Lo sai che sono forte, vero?" sussurrò Childe all'orecchio del ragazzo biondo.
Aether non ci vedeva più da tutta quella situazione, sentire il respiro caldo di Childe lo stava facendo sudare improvvisamente, non riusciva a capire perché provava tutte quelle sensazioni, forse perché la temperatura era alta o forse solamente perché il suo partner aveva tendenze un po' troppo coccolose.

Quello che sapeva e che doveva staccarsi subito prima di far accadere cose ben peggiori.
"O-Ok... alloraaaa, cosa dobbiamo fare esattamente qui?" chiese allontandosi almeno ad un metro di distanza da lui.
"Mmmm vediamo..."disse aprendo un foglio contente le istruzioni dell'incarico.
" Ah si, dobbiamo prendere alcuni dei tesori che vi sono nell'antica rovina di questo posto" aggiunse spiegando al compagno.
"L'incarico mi sembra allettante" disse Aether impugnando la sua spada in preda all'eccitazione.
"A chi lo dici!" aggiunse a sua volta eccitato Childe impugnando le sue lame d'acqua.

Così corsero come il vento verso l'entrata della rovina, lungo il tragitto incontrarono nemici di ogni tipo, fra hilichurs e slime di elementi come Pyro, Cryo, Electro e Hydro.
Ma questo non diede nemmeno un cenno di preoccupazione nel volto dei due ragazzi, bensì continuavano a combattere, muovendosi insieme come se fossero una persona sola, talmente sincronizzati che si spalleggiavano perfettamente, uno colpiva l'avversario dell'altro, il tutto per finire armoniosamente in stoccate brevi, ma letali.
"Siamo un ottimo team" disse Childe strofinando la testa di Aether con un enorme sorriso.

Questo lo pensava anche lui, solo che non voleva ammetterlo, detestava dovergli dare ragione.
Una volta finita la missione i due uscirono dalla caverna, il biondo si accovacciò a terra, era sporco e stanco, anche se i nemici non erano forti, è stata un impresa che richiese molte energie.
Childe a sua volta si sedette vicino a lui.
Non riusciva a distogliere lo sguardo dal compagno, il sole che lo abbagliava rendeva la figura celestiale, gli occhi inquisitori del Fatui si spostarono sul corpo.
"Meraviglioso.." , pensò mentre ammirava le gocce di sudore scendere lungo il corpo snello del compagno.
Oltre a stimarne il carattere, doveva ammettere che pure il suo fisico non era niente male.

"Meraviglioso?" chiese Aether accorgendosi dell'esclamazione dell'amico.
"Eh?
C-Cosa... Come hai fatt-to?!" disse tutto imbarazzato accorgendosi di aver accidentalmente pensato ad alta voce.
"Pff... a volte sei davvero buffo Childe" disse il biondo scoppiando in una risata.
Ciò non fece arrabbiare quest'ultimo, bensì lo rese di buon umore.

È raro veder ridere Aether dopo l'incidente della separazione tra lui e la sorella e vederlo intenzionato a burlarsi di lui non gli importava, lo avrebbe permesso altre cento volte pur di vederlo ridere spensieramente.
Ad un certo punto Aether appoggio la testa sulla spalla del compagno, il pel di carota divenne tutto rosso sentendo un certo calore all'improvviso.
"Adesso che hai finito questo incarico, riprenderai il viaggio per Snezhnaya?" aggiunse poco dopo cambiando umore.
"Mi sa di si, ho pensato di partire domani mattina, così da sistemare gli ultimi preparativi e fare rapporto della missione compiuta" disse dispiaciuto appoggiando la sua testa a quella dell'amico.

Childe non aggiunse che sarebbe rimasto ancora per dedicare l'intera giornata ad Aether, non voleva rovinare il bel momento che si era creato intorno a loro, però doveva ammetterlo a sé stesso.
Sarebbe rimasto ancora per il biondo.
"Capisco...
Ti devono mancare molto i tuoi fratellini.." rispose sofferente, pensando alla sorella scomparsa.
"Ehehe si, sono l'unica ragione per cui faccio questo genere di lavoro sporco" rispose coccolando l'amico.
Dopo la sua risposta rimasero in silenzio.

Volevano entrambi godersi il momento, con una brezza che cullava i due ragazzi, come una madre fa con il figlio.
Era un momento che si sarebbero ricordati per molto tempo, seppur sporchi, stanchi e sudati, in quel momento bastava la presenza di uno per l'altro e viceversa.
Tutto ad un tratto a Childe venne un idea folle.
"E se venissi con me a Snezhnaya!" disse esclamando come se una lampadina gli si fosse accesa in testa.
Aether rimase senza parole.

𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora