Capitolo 41

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sono a casa dei salvatore, con tutti i miei amici, per non so quanto dormirò qua, non mi va di passare la notte nel letto in cui è morto lui.

Sono sul solito letto, quello che prendo quando vengo qui, questa ormai è la mia camera.

Sto cercando di non pensarci, so che questa cosa mi ucciderà ma è impossibile.

Indosso una grande felpa di damon ha un buon profumo, ma non è il suo.

Non parlo da quando sono uscita da quella casa, penso solamente, saranno ore che non apro la bocca.

Un record?

Ho sceso le scale dirigendomi verso la porta.

"a-a-a" mi sono girata scocciata

"dove vai?"chiese damon seduto sul suo amato divano con gli altri, sembrava una specie di riunione cosa ci facevano tutti li insieme?

" ho bisogno del tuo permesso?" ho sputato acida.

Ha aggrottato le sopracciglia riformulando la domanda.

" dove vai? " ha chiesto mentre gli altri mi fissavano

"ho bisogno di fare un giro fuori di qua, un po d'aria"

Ho risposto più calma che potevo.

"si può sapere perché mi fissate?"
Ho chiesto avvicinandomi ai ragazzi accomodati nel salotto.

"non hai un bell'aspetto" ha detto Enzo ricevendo subito dopo una gomitata da Bonnie

In effetti mi sento proprio uno schifo.

"non hai un cuore Enzo?" ha detto incazzata Elena

"come stai?" ha detto Stefan alzandosi dal divano per venire verso di me.

Ho fatto scena muta siccome il mio migliore amico si accorge sempre se mento.

Ma che domanda è?, stef mi meraviglio di te.

Si è limitato ad abbracciarmi, e io ho ricambiato l'abbraccio cercando di trattenere quelle due lacrimuccie che provavano ad uscire.

"penso che sia meglio che rimani qui a casa"
Ha detto elena, che appena ha finito di dire la frase si è accorta della cazzata che aveva appena fatto.

"è perché sentiamo" ho detto staccandomi dalle braccia di stefan.

Non ha fiatato.

Sapevo di cosa parlava, e anche tutti gli altri nella stanza.

"abby sei fort-" ha detto Bonnie, che però ho interrotto io volendo mettere le cose in chiaro.

"posso spegnere la mia umanità quando voglio"

in quel salotto c'era un silenzio tombale, sicuramente nessuno si aspettava che avrei tirato fuori l'argomento. Eppure here i am

"scoop: anche se mi tenete chiusa in casa"

Ho fatto una pausa per poi sbottare di brutto, il discorso si è aperto, nessuno può fermarmi.

"non c'è nessuno in questa stanza, che non l'ha fatto almeno una volta, quindi adesso non vi permettete di fare la predica a me"

Ho sbraitato

"potrei farlo anche qui, in questa stanza proprio in questo momento, sarebbe la cosa più bella del mondo non sentire più niente, sto provando a resistere okay?"

"abb-"

"credete che non ci stia provando? pensate che io voglia farlo?, so i rischi, le conseguenze, so cosa comporta.
cazzo menomale che voi dovreste capirmi"

Tutti mi hanno guardato senza sapere cosa dire

"Lo sapete quanto è difficile, tutti voi, sapete anche quanto si è tentati.. a spegnere quel dannato interruttore, e sapere che dopo sarai finalmente in pace con te stessa perché non te ne fregherà più un cazzo di niente . "

"Lo sapete?...
rispondo io visto che sembrate imbambolati, sì lo sapete"

Solo alla fine del mio discorso mi sono resa conto di stare urlando e piangendo.

il silenzio non ci ha messo tanto a tornare.

Mi sono resa conto che forse ho esagerato
"s-scusate io n-non- mi sono lasciata trasportare"

Ho sentito la mano calda di Stefan sulla mia spalla per poi stringermi tra e sue braccia.

"tira fuori tutto abby, ti farà stare meglio"
Mi ha sussurrato nell'orecchio Stefan

"Abby mi dispiace tan-" ha detto Elena.

"ha ragione lei" l'ha interrotta Caroline avvicinandosi a me

Tutti gli altri l'hanno guardata straniti

"è una sua scelta, e nessuno si deve intromettere, non se non volete finire con il collo spezzato come Elena quando mi ha impedito di farlo"

Mi ha guardato comprensiva, so a cosa sta pensando.

"so come ti senti, tutti lo sappiamo, ma ti prego non farlo abby. "

Ha detto a voce bassa.

Mi sono staccata dai suoi occhi verdi dando uno sguardo a tutti gli altri e mi sono diretta verso la porta di casa.

Non voglio spegnere la mia umanità, so quanto è difficile tornare indietro, ma non so se quanto ancora potrò resistere a sopportare tutto questo dolore.

Rude boy || Kai ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora