Siete appassionati di horror?
Vi piacerebbe conoscere il lato oscuro dell'essere umano? E del paranormale?
Vi interesserebbe ricevere consigli su libri e film più spaventosi degli ultimi tempi?
Avete una storia horror/mistery/thriller o con sfacce...
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✨Intervista:
Com'è nata la tua storia?
Battle Cry è nata circa due anni fa e totalmente di punto in bianco. Volevo solo creare un qualcosa che mi colpisse realmente, racchiudendo vari miei stili e passioni, come appunto l'orrore, lo scenario postapocalittico e anche un po' la psicologia. Semplicemente volevo raccontare l'approccio di questo protagonista al mondo, attraverso non poche difficoltà, personali e non, lasciando una riflessione nel lettore appena dopo la paura. Mi andava di buttarmi più sull'introspettivo e soprattutto citare tutto ciò che è un problema per la società odierna, tabù, pregiudizi, in modo da affrontarli anche in questa maniera.
C'è stato una scena particolarmente difficile da scrivere?
Sì, c'è stata una scena assai difficile da scrivere. Senza scendere nei particolari per non guastare la lettura, un capitolo è stato dedicato interamente ad un antagonista e questo ha sfaccettature davvero disgustose. Non avevo mai creato un personaggio così e ammetto che mi ha turbato non poco, ahah! Forse anche per questo è uno dei miei personaggi preferiti. Aggiungo che sono rimasta "bloccata" su quel capitolo per mesi.
A cosa ti sei ispirata per lo sviluppo della trama?
Diciamo che l'ispirazione è venuta da varie parti: alcuni videogiochi che trattano di mondi postapocalittici mi hanno aiutato a interpretare meglio lo scenario, ad esempio il mio amore per The Last Of Us. Naturalmente mi hanno influenzato anche film e libri sempre horror, soprattutto per il discorso di tensione, la creazione di "mostri", il disagio collettivo nella comunità. D'altra parte, alcune esperienze personali e non sono state anche un malinconico aiuto per la storia.
Come descriveresti la tua storia con 3 aggettivi?
Penso che descriverei Battle Cry con...Folle, reale, magnetico. I due termini quasi in antitesi magari danno vita al terzo perché nonostante sia "brutto" per la quantità di cattiveria intrisa nei personaggi può suscitare comunque un sinistro interesse.
Cosa ti aspetti che il lettore provi leggendo la tua storia? E perché la consigli?
Mi aspetto nulla e tutto dal lettore. Voglio dire, magari ci saranno situazioni che daranno noia, non verranno compresi e magari la colpa sarà mia perché sicuramente non avrò toccato l'anima del lettore. Non sono negativa, so che ha un ritmo particolare da sostenere e magari non a tutti piace come stile anche se per me è differente. Allo stesso tempo, mi aspetterei anche che il lettore si infuri con me, venga disgustato, venga irritato, lasciando quel pensiero recondito nella mente per quella situazione data. Lì avrò fatto qualcosa. Proprio a questo miro. Vorrei che facesse riflettere chi la legge così dal rendersi conto un'altra volta ancora delle cose che avvengono alle quali non ancora si dà abbastanza peso. La consiglio proprio per questo. Spero che sempre meno persone ignorino il presunto elefante nella stanza e se fosse anche un po' per merito mio sarei più che soddisfatta.
Grazie mille per l'intervista, è stato bello parlarne :) e ottimo lavoro con la tua rubrica ancora.
Grazie a te, per averci fatto conoscere la tua intrigante storia ✨
