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Le varie credenze culturali offrono un ricco patrimonio di miti e di leggende, soprattutto per quanto riguarda lo spiritismo... Ad esempio, in Giappone si crede agli yūrei (o chiamati bōrei). Si tratta delle anime dei defunti che sono incapaci di lasciare il mondo dei vivi e raggiungere l'aldilà. Secondo la tradizione giapponese, tutti gli esseri umani hanno un'anima (reikon), equando muoiono, lo spirito lascia il corpo e resta in attesa del funerale e dei riti successivi, prima di potersi riunire ai propri antenati nell'aldilà. Se le cerimonie sono svolte nel modo corretto, lo spirito del defunto diventa un protettore della famiglia, e torna a far visita ogni anno alla festa Obon, nella quale i vivi porgono ai defunti i propri ringraziamenti.
Ma nel caso di morti improvvise e violente, o se c'è qualche facendo in sospeso che trattiene gli spiriti nel mondo dei vivi, il reikon può trasformarsi in yūrei ed entrare in contatto con il mondo fisico.
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Inizialmente gli yurei erano rappresentati come normali persone, finché nel Periodo Edo (1600-1867) con lo sviluppo dell'arte teatrale, della pittura e della letteratura cominciarono a essere raffigurati con delle precise caratteristiche fisiche, che ancora oggi continuato a mutare tramite la cinematografia. Per esempio il personaggio di Sadako nel film The Ring (o simile lo spirito femminile nella trilogia di The Grudge), il cui rancore si trasmette grazie a una videocassetta che ucciderà entro una settimana chiunque la guardi, ha fortificato nell'immaginario uno yurei in forma femminile, dai capelli lunghi e neri con veste bianca e in grado di contorcersi in maniera innaturale...
Oiwa è invece il personaggio di una celebre opera teatrale dove suo marito tenta di avvelenarla, ma non riuscendoci, la sfigura in modo mostruoso, sciogliendole il viso al punto da farle cadere perfino un occhio e facendole perdere la gran parte dei capelli. La donna, quando tenta di scappare dalla stanza, perì tagliandosi accidentalmente la gola con una spada. Durante la morte maledice il marito e tutti coloro che lo hanno aiutato a compiere quell'orribile atto...
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