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Avevo 11 anni quando cominciai a sentire quella maledetta voce, che mi diceva di essere sbagliata e mi faceva sentire sempre e costantemente fuori luogo. Così nacque la mia ossessione per la perfezione.
Le medie per mia fortuna passarono velocemente, quei tre anni furono quasi indolore. Ero amica di tutti più o meno, e avevo due migliori amiche, Serena e Carolina. Con loro facevo le cose che fanno tutte le ragazzine, fare shopping insieme, guardare film, mangiare la pizza e ci divertivamo moltissimo. Per un po' la vocina era sparita. E quell'amicizia durò per quasi un anno. Quando andammo in gita a Torino condividemmo la camera e ci divertimmo un mondo. Ma poi si allontanarono, così velocemente che quasi non me ne accorsi, e il trio non esisteva più. Quello fu l'inizio della fine. Da quel momento in poi non avrei più creduto nelle tre migliori amiche.
Con l'inizio della pandemia, non uscivo mai di casa, se non per andare dalle mie cugine, Marina e Giorgia, alle quali mi avvicinai molto. Giocavamo a badminton o a Ping pong in giardino ed ero felice perché non mi sentivo sola per qualche ora. Ma poi quella sensazione tornava, ma la mattina dopo sarei tornata e questo mi confortava. Avrei voluto durasse per sempre.

Anoressia, Quando diventai un fantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora