Capitolo 2

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Kim Taehyung, quintogenito della famiglia mafiosa Kim, la più potente di tutta Seoul e oltre.

Il dominio dei Kim era ben consolidato da ben 2 generazioni e i 5 fratelli Kim rappresentavano la terza generazione di quel mondo crudele, violento e corrotto. Seoul era la capitale principale dei loro scambi di armi e droga ma era già da più di 15 anni che avevano allargato i loro orizzonti anche verso l'Europa.

La dogana era facile da corrompere perché anche loro facevano uso di quelle sostanze dando un grande schiaffo alla legalità per cui dicevano di dover lavorare.

La madre dei fratelli Kim era sparita di casa quando il più piccolo, Taehyung, aveva all'incirca 9 anni. Nessuno sapeva cosa le fosse successo ne perché il padre non volesse parlare di lei, ma sopratutto, mai nessuno aveva cercato di scoprire qualcosa.

La loro adorata madre, che li aveva sempre amati con tanta dolcezza e impegno, era scomparsa nel nulla e questo non convinceva nessuno dei fratelli in particolare Taehyung. Che sembrava stesse cercando di capirci qualcosa.

Il piccola TaeTae sognava di diventare un modello di Gucci. Adorava quei vestiti fin dall'età di 7 anni. La madre lo portava spesso in quei negozi lussuosi facendogli provare tutti i capi che voleva e lui li adorava anche se era ancora piccolo. La madre era il suo punto di forza e aveva bisogno di lei esattamente come gli altri fratelli anche se preferivano negarlo per non sembrare deboli davanti al padre.

Il suo animo dolce e altruista però subì un radico cambiamento la notte del 20 novembre, quando il piccolo Taehyung stava per compiere 11 anni. Da quella sera il piccolo Taehyung cambiò la sua anima, un tempo innocente, in un anima oscura e piena di rabbia.

La sua anima un tempo bianca e pura si tinse del color rosso cremisi, il colore del sangue della sua prima vittima.

Quella stessa sera il piccolo Tae venne portato via con la forza da degli uomini vestiti di nero e non affatto amichevoli. Nonostante le urla degli altri fratelli, per cercare di proteggerlo, nessuno riuscì ad impedire che Taehyung venisse portato via e in seguito trasformato in un mostro privo di emozioni felici come era un tempo.

Il ragazzo era diventato un mostro assetato di sangue che provava piacere nel procurare dolore e vedere quel rosso cremisi spargersi a terra.

Tornò a casa dopo un anno dell'accaduto di quella notte e i fratelli notarono subito il cambiamento. Più guardavano Taehyung e più capivano che quello non era più il loro dolce fratellino ma il diavolo in persona.

Nonostante i fratelli più grandi riuscissero a tenergli testa lo temevano un pò perché sapevano quanto fosse violento e aggressivo. All'età di 12 anni circa un ragazzino non dovrebbe essere felice nel veder morire qualcuno ma il piccolo Taehyung era proprio così e se ne vantava. Il minore tra i fratelli Kim sapeva molte cose che gli altri non conoscevano e tutto quello che gli era stato fatto, in quell'anno, l'aveva costretto a nascondere tutto nel subconscio.

Nonostante questo però i loro affari andarono a gonfie vele e più il tempo passava in quel mondo e più le anime dei 5 ragazzi si macchiavano di peccati più gravi. Alcuni venivano commessi da loro, o dai loro sottoposti, e altri commessi da chi faceva uso della loro droga e delle loro armi: omicidio, stupri e molto altro.

Taehyung viveva con i suoi 4 fratelli: Kim Seokjin, Kim Namjoon, Kim Yoongi, Kim Hoseok. I 5 fratelli erano molto uniti tra di loro e gestivano traffici di droga e armi da ormai 9 anni.

Gli anni naturalmente variavano in base all'età di ognuno. Già all'età di 14 anni infatti si poteva essere ammessi in quel mondo violento e depravato che uccide ogni razionalità umana, un mondo privo di coscienza e amore.

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