Capitolo 1

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La sveglia di Italia suonò con il suo solito promemoria del sabato mattina.
«Uff...»
Italia voleva ancora dormire se non avesse avuto l'unico momento della settimana per poter vedere suo padre.
Suo padre era Italia Fascista, imprigionato data una decisione di URSS e America si era deciso che Terzo Reich,Impero giapponese e Italia fascista di essere per sempre imprigionati in una prigione lontana dagli altri country humans,solo i loro discendenti potevano vederli e se in caso ci fosse stato qualche atto di violenza nei confronti dei figli o etc una scossa elettrica li avrebbe colpiti.
Arrivato alla prigione Italia fece una perquisizione da parte di delle guardi che controllavano l'entrata, dopo essersi assicurato che fosse tutto ok proseguì per una strada che sapeva a memoria:
a destra,secondo piano e poi a sinistra.
Lì si trovava la cella del padre.
-Ehi papá..
-Ciao Italia...
-Allora come stai?Hai amici a scuola?
-Tutti ok grazie te?
-Tutto bene devo dire che qui mi trattano meglio di come mi trattava Terzo Reich.
-Ti ho portato delle cose..
Gli occhi di Italia Fascista si riempirono di gioia , era felice quando il figlio gli portava un regalo che veniva dal mondo momentaneo e non come quello dei suoi tempi.
Italia estrasse da una borsa che aveva portato un telefono di ultima generazione, regalatogli da America qualche giorno prima
-Che cos' è??
-È un telefono ho chiesto alle guardi se potevi tenerlo e hanno detto di sì.
-E ma che cos'è??
-È un oggetto per comunicare anche dall'altra parte del mondo
-MA È FANTASTICO !! IN GUERRA SAREBBE STATO PERFETTO
Italia alzò  gli occhi per poi fare un sorriso , suo padre era per una  delle persone che gli voleva bene , lo aiutava con l'affitto ma si ricordava che aveva contribuito a uno sterminio di un popolo quindi manteneva leggermente le distanze.
-Signor Italia le visite sono finite prego la invito a uscire
Disse una guardia entrando nella cella .
-Va bene grazie mille...
Disse Italia rispondendo più  cortesemente possibile.
-Va bene Ita ci sentiamo un' altra volta...
-Ciao papà..
Italia uscì dalla cella del padre quando sentì un grande tonfo.
Veniva dalla cella di Terzo Reich molto probabilmente, era una persona molto violenta da come lo descriveva suo padre.
Mentre si dirigeva verso l'uscita vide delle guardie saranno state 4 o di meno che si dirigevano verso una cella, poi lo vide.
Terzo Reich.
Aveva la pelle rossa con un cerchio bianco e il simbolo nazista in faccia, era proprio come un country human normale , solo che lui aveva fatto uno sterminio di massa , scatenato una guerra e molte altre cose.
Prima che qualche guardia potesse sentirlo gli sussurrò all'orecchio queste parole:
-Dì a tuo padre che mi manca molto.
Poi le guardie lo riportarono nella sua cella.

we-you!
lo so è l'ennesima storia che faccio ma questa cerco di finirla.
Ciao!
Norwii the cat 🐈‍⬛

[𝘛𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪!]•𝘎𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora