Autolesionismo. Una parola che ne apre mille. Cos'è? Dolore, questa è l'unica parola che è in grado di descrivere a fondo questi gesti.
So bene che significhi, non perché io lo abbia provato, anzi, non mi taglio, non mi distruggo le nocche, non mi ustiono o faccio altro, ma posso immaginare, e sottolineo 'solo immaginare' perché finché non lo si prova non lo si sa a fondo, ciò che provano.
Quando la vita raggiunge un livello di mediocritá così elevato che l'unico sfogo è aprire fisicamente ferite, solo perché le parole hanno conseguenze.
Cazzo se le hanno.
Non sono una psicologa ma so cosa si prova ad ascolare tutto ciò, non sono una fisioterapista ma so quanto ci si mette per riprendersi, non sono un carnefice ma cazzo se mi sentirei in colpa.
Immaginare di aver condotto una persona a ciò fa' davvero schifo.
Ci vuole coraggio, davvero.
Persone che cercano di uscire, ma sanno che l'unica soluzione sarebbe svanire.
A volte, o meglio, spesso, il coraggio fortunatamente manca. Manca il coraggio di porre fine a tutto. A volte vi sono dei motivi che considerano validi, altre volte, invece, è solo la paura. Ci vuole più coraggio a uscirne, però.
