Capitolo 1

20 4 0
                                    

Mi giro e mi rigiro nel letto cercando invano di cascare in un sonno profondo. Ormai sono anni che non dormo più decentemente a causa degli incubi, o meglio, dello stesso incubo che mi perseguita da anni. Non ricordo nemmeno più quando è stata l'ultima volta che ho dormito decentemente, senza svegliarmi mille volte nella notte, in prenda al panico e all'ansia.

Dopo ore in cui cerco di riaddormentarmi senza riuscirci decido di alzarmi, rimanere a letto senza dormire non farà altro che aumentare la mia frustrazione e di certo non sarà produttivo.
Mi metto una felpa bella larga che possa coprirmi dal freddo ora che non sono più avvolta nel piumone, prendo il mio cellulare, le cuffiette e le sigarette e mi dirigo sul balcone.
Fumare ascoltando musica è certamente una delle cose che mi calma di più, inoltre è l'unica cosa che mi permette di mettere in stand by i miei pensieri per qualche minuto.

Guardo l'orologio e vedo che segna le 5:47.
Grandioso, io devo stare a lavoro alle 9, cosa farò in tre ore?
Odio non poter avere un sonno tranquillo, non potermi svegliare rilassata e riposata come la maggior parte delle persone, ma è pur vero che ormai sono abituata, e quando riesco a dormire più di 4 ore in una notte mi ritengo più che soddisfatta.

Rimango un po' sul balcone per godermi il silenzio di una città che è ancora addormentata, e per ammirare il sole che sorge illuminando il contorno dei grattacieli di New York.
Devo dire che anche se questa non è la mia città natale, ne sono completamente innamorata.
Sono scappata qui quando avevo ancora 18 anni e tante paure, ho cercato rifugio in una città a me estranea per poter ricominciare da capo, e ora a 23 anni mi trovo ancora qui, però con molte consapevolezze in più e con un futuro che anno dopo anno si sta delineando sempre meglio.
Ora ho un lavoro che amo, ho delle ambizioni, ho degli amici, ho una casa tutta mia e dei progetti in mente per il futuro.
New York mi ha ridato un futuro, mi ha permesso di ricominciare a sognare, cosa che forse fino a quando ho vissuto con la mia famiglia, sempre che si possa definire tale, non ho mai imparato a fare.
Questa città ha ridato una speranza a una ragazza che quando è arrivata qui aveva tutto tranne che speranze, e per questo ormai New York la sento casa mia.

Mi perdo ancora un po' nei miei pensieri mentre continuo ad ammirare il paesaggio davanti a me, quando poi vedo che è passata più di mezz'ora decido di rientrare per cominciare a prepararmi, in modo tale da poter fare tutto con calma.

Visto che ho tantissimo tempo ancora a disposizione, deciso di farmi un bagno caldo anziché una doccia, per coccolarmi un po' prima della giornata lavorativa.

Da quando vivo da sola sono solita avere tanti piccoli rituali per prendermi cura di me stessa, visto che nessuno l'ha mai fatto con me.
Dopo essermi goduta un bel bagno caldo, scendo in cucina per prepararmi una colazione veloce visto che non ho tantissima fame, e poi vado a vestirmi.

Oggi che mi aspetta una lunga giornata lavorativa perchè staccherò tardi, decido di mettermi comoda. Indosso un jeans a vita alta, una camicia bianca che infilo dentro al pantalone, e le mie amate dottor Martens. Infine raccolgo i miei capelli in una coda alta e metto un filo leggerissimo di trucco, non amo i trucchi troppo pesanti, soprattutto a lavoro.
Dopo essermi resa il più presentabile possibile, prendo la giacca e la borsa e mi dirigo alla fermata dell'autobus per andare a lavoro.

Mentre sto sull'autobus sento il mio cellulare vibrare così lo prendo e vedo i messaggi delle mie amiche sul gruppo che abbiamo insieme:

Nicole: "Amiche sta sera ci sta una super festa in una discoteca in centro che ha aperto da poco, me l'ha appena detto mio fratello! Che ne dite di andare?? xx"

Emily: "Conta pure su di meee! Lo sai che quando si parla di feste io sono la prima a dire di sì ;)"

Io non sono mai stata una grande festaiola e le mie amiche lo sanno bene, preferisco piuttosto uscite più "intime" come ad esempio andare a cena fuori, vedere un film al cinema, o bere qualcosa in un locale tranquillo. L'idea di andare a ballare in discoteca non mi fa impazzire, non amo sentirmi soffocare in mezzo a tutte quelle persone ubriache ed eccitate che sono in cerca della loro preda per l'avventura di una notte.
Però so anche che Nicole e Emily non accettano mai un mio no come risposta, a meno che non ci siano dei motivi veramente validi, e in un modo o nell'altro mi convincono sempre ad accettare.
Sta volta per evitare che mi tempestino di messaggi per tutto il giorno per convincermi fino a quando non cedo comunque, decido di dirgli di sì da subito.

Don't let me down || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora