vita o morte?

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L: wè bambolina presentati jà
T/n: che rompimento di palle
L: oh nun dicr sto parol
T/n: uff, mi chiamo T/n Valletta, ho 15 anni, starò qui per un pò e vi scasserò le pall-
L: wè t/n ma che sò sti parol, parla bene
T/n: parlo come mi pare e piace.
Gli fai un sorriso acido.
L: a me sembra un troia
V: infatti é brava solo a fare i pompini
T/n: come vi chiamate?
L: lierka
V: vesna
T/n: sapete, ho letto il vostro nome su un articolo, e volete sapere di che parlava?
L/V: di che parlava?
T/n: di gatte morte che avevano bisogno di chiavare.
L: t/n bast, jammucen
Ciro fà un segno strano a Lino che io non capisco, ma poco dopo Lino si avvicina a me e Liz.
L: Liz ti posso parlare un attimo in privato?
L: si andiamo, t/n Nun t movr
T/n: vabbuò.
Loro se ne vanno un po' più in là e vedi avvicinarsi Ciro.
C: non sei cambiata proprio tu eh
T/n: di carattere?
C: si, c'hai sempre un carattere di merda
T/n: infatti il carattere l'ho preso da te.
C: pfff si si come no, comunque sei molto....comm t pozz ricr... Carina.
Nella mia mente non sapevo che fare, gli dovevo rispondere da stronza? Oppure dolce?
T/n: lo so, ma non posso dire lo stesso
*No t/n troppo stronza cazzo *pensa.
C: t'agg fatt nù copliment, almeno ringrazia.
T/n: ufffff, grazie, sei un bono anche tu.
*No troppo sincera T/n* pensa.
C: uhuhuhuhuh Ciro Ricci ha fatto colpo sulla nostra T/n Valletta
T/n: che cazzo te ridi?
C: non sto ridendo
T/n: vabbuò Liz vien-
Ciro mi bacia ma io lo respingo e gli dò uno schiaffo.
T/n: ma comm' cazz t permiett
C: ohh c'agg fatt?
T/n: sto ritardato del cazzo.
Liz mi sente e mi porta nella mia cella.
L: per oggi basta, hai giá detto troppe cose che non vanno
T/n: mi ha provata a baciare!
L: i maschi sò così, mo non esci più da qua dentro per un mese.

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Liz il giorno dopo mi sveglia e mi porta ai colloqui con mia madre.
T/n: mà, comm m sij mancat
T.M: t/n, comm staij a mammà?
T/n: buon mà, tu?
T.M: mi mancate tu e Nazario, a proposito, t sò vnut a dicr che oggi ci sta il funerale di Nazario, già ho parlato con la direttrice e va detto che va bene.
T/n: mà a che ora?
T.M: Alle 16:00
T/n: ok mà.
Finisce il tempo e tua madre se ne và, tu intanto ti vai a preparare, ti metti un vestito nero, nelle calze nere e dei tacchi neri.
Erano le 16:00 e Liz mi viene a prendere e mi porta al funerale, da una parte ero felice perché vedevo mio padre, ma da una parte triste perché Nazario non c'era più.
Arrivi al cimitero e scendi dalla macchina e corri verso tua madre e tuo padre e li vai ad abbracciare, poi ti avvicini alla bara di Nazario e l'accarezzi.
T/n: tu rimarrai sempre qui *ti tocchi il cuore* non ci sarai nella realtà ma nella mia mente e nel mio cuore sì, non puoi immaginare quanto sono grata di essere un membro della famiglia Valletta e questo è solo grazie a te, perché tu sei il più forte della famiglia Valletta oltre a nostro padre. Riposa il pace fratellone mio, e vegliami da lassù. *Sussurri*.
Mi stacco dalla bara e sento come qualcosa non andasse bene, infatti 5 minuti dopo sento urlare: "omm e merd figlt ha sparato a un Di Salvo", poi sento 5 colpi di pistola, tutti scappano ma io mi metto davanti la bara di Nazario, coprendolo.
T/n: fratellone già mi hai difesa molte volte ora tocca a me.
A.V: t/n spostati da lì.
T/n: no, io devo proteggere Nazar-
Prima che finissi la frase mi spararono dritto allo stomaco, caddi a terra sfinita con una mano sulla pancia piena di sangue, e prima di chiudere gli occhi mia madrè urlò il mio nome così forte che mi rimbombò  in testa.

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Passano due giorni dall'accaduto, ed io ero in ospedale, fuori c'erano due poliziotti che mi tenevano d'occhio ed io ero in una specie di coma.
*All'ipm*
Massimo entra senza bussare e di fretta nello studio della direttrice.
M: direttrì é urgente.
P: che è successo?
M: T/n Valletta è in coma perché l'hanno sparata allo stomaco.
P: oddio
M: dobbiamo darle qualche giorno per riprendersi
P: si ma andiamola a trovare.
Il comandante e la direttrice ti vengono a trovare,e si siedono affianco a te.
P: solo se ci penso mi fa' venire i brividi
M: pure a me, ma mo dobbiamo pensare che i Valletta sono affamati di vendetta.
P: dobbiamo trovare un modo
M: per fermare i Valletta un modo non c'è, se stanno progettando un piano guai a chi li disturba oppure gli impedisce di farlo.
P: vabbè io direi di ritornare così avvisiamo i ragazzi.
Ritornano all'IPM e dicono tutto ai comandanti e ai ragazzi e Ciro di avvicina a Lino.
C: Linù devo andare a trovare t/n.
L: vabbuò cirù stasera alle 02:00 di notte.
Alle 02:00 Lino e Ciro vanno all'ospedale e Ciro entra di nascosto nella mia stanza.
C: ciao ciù ciù,  come stai? Spero bene, sò che mi senti e ti vorrei chiedere se ti potresti svegliare, perché ho bisogno di te.
All'improvviso la macchinetta per il cuore inizia a fare un rumore strano, e Ciro vede che il mio cuore non batte più, così chiama subito gli infermieri che a lui lo cacciano dall'ospedale e a te ti operano.

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I medici mi hanno salvata, adesso sono nel mio lettino dell'ospedale e sono sveglia, più o meno sto bene perché mi vengono gli attacchi respiratori, ma per il resto tutt'apposto.
Infatti tra qualche giorno rientravi all'IPM.

sei come la droga. //Ciro Ricci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora