t'agg pers

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Sento dei passi provenienti a pochi kilometri dalla mia cella e poco dopo sento una voce maschile e un'alta femminile.
R: cirù sta qui
C: lasciaci soli
R: e se si incazza?
C: pensi che non la sappia mantenere?
R: ufff fottiti e fa' come vuoi cià.
Rosa se ne và e Ciro entra nella mia cella.
T/n: che cazzo ci fai qui
C: t/n ascoltami-
T/n: no ascoltami tu, se ti fai vedere di nuovo io t'accir che mani mij, non ti voglio più vedere devi sparire dalla mia vista, anzi per me sei sparito dalla mia vita.
C: lasciami parlare.
T/n: no.
C: io ti amo
T/n: ci sto credendo tantissimo guarda
C: jà t/n non fare la bambina
T/n: io!?!? Non devo fare la bambina!?!? Senti se non te ne vai urlo con tutta me stessa e ti faccio portare in isolamento.
C: t/n t preg
Stavo quasi per aprir bocca e urlare finquando non mi sbatte al muro e inizia a baciarmi, io non volevo baciarlo ma era il mio cuore che diceva che non mi dovevo staccare dalle sue labbra.
T/n: ma comm' cazz t permiett
C: non voglio andare in isolamento
T/n: vattene da qui.
C: ti amo t/n
T/n: io no quindi vattene di qui
C: facciamo pace ti prego ciù ciù
T/n: perché dovrei?
C: perché mi manchi ciù ciù
T/n: tu no, quindi ciao.
Lo caccio fuori dalla mia cella.

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Passano un paio di giorni e Ciro cerca sempre di avvicinarsi a me.

sei come la droga. //Ciro Ricci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora