Capitolo 2: Il ritrovo.. o quasi.

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A: "Valentina scendi!" urla mio fratello, dal piano di sotto.
V: "dimmi"
A: "ti va di venire con me a Coverciano?"
V: "ancora?! Ma guarda che sei proprio fissato eh! Ti ho detto di no!"
A: "ma perché no?"
V: "te l'ho già detto! Voglio stare qui con Gio e Vitto. E poi lo sai, a me non piace il calcio"
G: "Vale. Non ti preoccupare per me e la Vitto. Sopravvivremo per 1 mese a casa da sole, sai?" Si mette a ridere e io con lei.
A: "eddai sorellina!"
V: "ci penserò, d'accordo?"
A: "va bene"
A: "Ah Vale! Più tardi andrò a fare la spesa, vieni? Così mi dai una mano"
V: "va bene"

Torno di sopra, nella stanza che Andre e Gio mi hanno sistemato quando sono arrivata. Mi metto sul letto con la schiena contro la spalliera e inizio a guardare il telefono. Dopo qualche minuto sento mio fratello che mi chiama.

A: "Vale! Andiamo!"
V: "arrivo!"

Prendo la mia borsa e scendo. Esco fuori di casa e Andre è già in macchina che mi aspetta. Salgo e partiamo. Dopo qualche minuto, quando sbaglia a svoltare, mi accorgo che non è la strada giusta per il supermercato.

V: "hai sbagliato"
A: "cosa?"
V: "no, dicevo che hai sbagliato. Dovevi svoltare a destra, tu hai svoltato a sinistra"
A: "ah.. no! È una nuova scorciatoia"

Solo dopo essere arrivati mi accorgo che mi ha portata a casa dei nostri genitori.

V: "Andre"
A: "si?",
V: "dove siamo?" dico mentre lo fulminò con lo sguardo.
A: "eddai Vale! Non potete odiarvi per sempre!"
V: "e invece si!" dico arrabbiata.
A: "con voi che non vi parlate neache in chiamata, non mi sembra neanche più una famiglia la nostra!"
V: "io ti aspetto in macchina"
A: "senti Vale.. se non vuoi farlo per loro, fallo per me almeno!"

Sbuffo e scendo dall'auto.

V: "lo faccio SOLO per te.. sia chiaro!"

Saliamo su e quando aprono la porta, rimangono a fissarmi.

V: "Laura.. Roberto. Come state?" dico con tono indifferente.
M: "e da quando ti interessa?"
A: "mamma!" dice con tono di rimprovero.
P: "ciao Valentina. Noi stiamo bene, tu?"
V: "bene grazie"

Nel frattempo ci avevano fatto entrare e ci siamo seduti sul divano, o sulle poltrone, attorno al tavolino, in salotto.

A: "allora.."
P: "allora.."
M: "allora.."
V: "si è rotto il disco?"
V: "no perché se volete posso cambiarlo!"
A: "quando vuoi sai essere davvero insopportabile"
V: "ha parlato l'angioletto. Colui che è 2 settimane che mi stressa chiedendomi di partire con lui. E colui che mi ha portata a casa dei miei genitori con l'inganno" dico in modo sarcastico.
M: "non è che a noi dispiacesse se non venivi"
P: "Laura basta!"
P: "partire per dove?"
A: "Coverciano" dice mio fratello ovvio.
A: "ti ricordi che parto con la nazionale, no?"
P: "oh sì è vero! Quasi me ne dimenticavo"
A: "ho parlato con il mister, ha detto che-"
V: "che per lui non ci sono problemi se vengo anche io" continuo io.
A: "già"
A: "sai.. da quando l'hanno licenziata non fa altro che poltrire sul MIO divano" dice calcando la parola "mio".
A: "perciò volevo portarla con me"
P: "beh non è proprio brutta come idea!" dice entusiasta.
V: "non lo è se ti piace il calcio" dico ovvia.
M: "ecco qui! Ho fatto un po' di the.. chi ne vuole una tazza?"

To be Continued..

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Spazio autrice:

Ciao ragazzi. So che vi ho fatto aspettare davvero davvero tanto. Ma prima non trovavo più i fogli su cui avevo scritto i capito e poi una volta trovati li ho dovuti sistemare un po'. Allora ho deciso che oggi vi pubblicherò non uno ma due capitoli. Questo è il primo ora vi pubblico anche l'altro.
Scusate ancora davvero tanto. E spero che la storia vi piacerà ❤️

Pazza di te | Alessandro BastoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora