Ero appena tornata a casa e avevo salutato i miei genitori, cosí me ne andai nella mia stanza a scrivere a Simone che ero tornata a casa.
Simone era uno dei miei migliori amici, aveva i capelli neri, lunghi fino alle orecchie ed era magro magro, aveva uno stile tutto suo che adoravo.
"Io sono a casa.. Deddy"
Dopo qualche minuto che aspettavo il suo messaggio mi rispose.
"Io sono nel pullman e non vedo l'ora di tornare a casa. Simo"
"Okay.. Ahahahah che dici se usciamo un pó oggi pomeriggio.. Devo raccontarti di oggi. Deddy"
Simone era un anno piú piccolo di me, quindi faceva ancora la terza media.
"Okay. Ci vediamo alle quattro al parco, che dici chiamo pure Federica? Simo"
"Si! E io chiamo Benedetta, voflio parlare anche con lei.. E poi voglio vederla mi manca tanto!! Deddy"
"Okay, allora a dopo. Un bacio ;-* Simo"
Finii di parlare con simone e mia madre mi chiamó per andare a tavola.
-Allora comè andato il primo giorno di scuola?- mi chiese mia sorella che non si faceva mai i fatti suoi.
-Bene, le mie compagne sono tutte femmine. E in classe co me per fortuna c'è Alessandra.- le dissi senza dire altro, intabto finimmo di mangiare, mi alzai e mi abdai a preparare per l'incontro con i miei migliori amici.
Chiamai Benedetta e le diedi il posto e l'orario.
Erano le quattro in punto e per la prima volta ero puntuale alnostro appuntamento.
-Ehy ciao, papú- mi saluto Simone. In terza media inventammo questo nome papuglia sciulepposa e da allora ci chiamiamo cosí.
-Papuuuu, finalmente sono ore che vi aspetto!!- gli risposi abbracciandolo e quasi soffocandolo
-Ciao Deddy!!-
-Ciao Fede!- ricambiai. Federica aveva i capelli neri fino alle spalle ed era riccia, anche lei faceva la terza media come Simone.
-Ciaoo- e finalmente anche Benedetta arrivó.
-Zzaoo Zzelí!- la salutai. Benedetta ha frequentato la scuola media con me e viato che nella nostra classe c'era pure un altra Benedetta io a lei la chiamavo Celi perché Celeste è il suo cognome.
-Allora dai racconta- mi incitó Federica
-Si si.. Dammi un attimo.. Intanto andiamo a prendere un gelato, che ho la voglia.- le risposi io.
-Sempre al cibo pensi tu!- mi disse Simone e tutti scopiammo in una fragorosa risata.
Mentre andavamo a prendere il gelato, gli raccontai tutto, e rimasero tutti e tre con uno stupore che sembravano pesci lessi.
-No.. Non ci credo.. Davvero?!- mi chiese Federica incredula
"Driin driin"
Ed ecco il cellulare interromperci, "sicuramente è mamma" pensai.-Pronto?- dissi
-Ciao piccolina, disturbo?-
-David? E tu come fai ad avere il mio numero?!- gli risposi da nera dalla rabbia.
-Metti il vivavoce, metti il vivavoce- mi bisbigliava Federica, e feci ció che mi disse.
-Eh.. C'è l'ho avuto, me l'hanno dato.- mi rispose David con quel tono di voce che mi faceva imbestialire.
-Bhe.. Comunque sí! Disturbi! Quindi ciao. Ah e cancellati immediatamente il mio numero dal tuo cellulare!- gli dissi quasi gridando.
-Va bene, tesoro. Ci sentiamo piú tardi, un bacio.- mi rispose in modo calmo e placato. A dire il vero era quasi dolce.
-Allora mettiamo due cose in chiaro! Numero 1 non mi chiamare tesoro e non mi mandare bacini, non ne voglio da te. Numero 2 io e te non abbiamo nulla da dirci quindi non mi chiamare piú. Ciao.- gli risposi chiudendo la chiamata e con il viso rosso come un pomodoro.
-Ciao piccolina!- sentii una voce dietro di me, capii subito chi era ma speravo tanto mi sbagliassi.
-Ragazzi andiamocene, qui c'è brutta gente.- dissi senza neanche girarmi e prendendo a braccetto tutti e tre spingendoli dal lato opposto.
-E dai.. Non fare cosí, non ti mangio mica..-
-Ma cosa vuoi da me, me lo spieghi?! Io non ti voglio neanche vedere, lo vuoi capire! Mi fai solo schifo e pietá!- gli dissi girando di scatto verso di lui e iniziando a gridare.
-Voglio te!- mi rispose freddo, togliendo quel sorrisino che fino a poco fa aveva impiantato in faccia.
-Bhe mi dispiace, caro ma io non ricambio. Ora per favore snettila di fare il pedofilo e vattene.- gli risposi ora un po piú calma, ma sempre piú fredda di lui.
-Va bene, come vuoi tu ma stai certa che non mi arrendo cosí facilmente. Tu sarai mia.- a quelle ultime parole mi percosse un brivido lungo la schiena che quasi mi fece venire un po di timore. Mi sedetti su una panchina con le mani sul viso.
-Daii non ti preoccupare, magari gli piaci davvero.- mi consoló Benedetta.
-O magari vuole solo scoparti!- dissi Simone arrabiato per quello che era successo e con lo sguardo verso il punto da dove se ne era andato il ragazzo poco fa.
-Che bel modo di consolarla, bravo.- lo sgridó Federica.
-Bhe se ho detto questo è solo perché le voglio bene e so che quel bastardo le fará del male, forse ance fisico. Capitemi..-
-Io ho capito benissimo e non credo che mi picchierá o altro.. Perché se accadesse sarebbe un uomo morto, gli mando mio padre e poi vediamo se prova di nuovo a toccarmi- gli risposi incazzata e delusa come non mai -L'unica cosa di cui ho paura.. Bhe ecco.. Insomma.. Non vorrei innamorarmi di lui , perché so che sarei stata solo una delle tante.- continuai.
-Papu non ti preoccupare, io non lo permetteró mai.. Piú tosto che vederti con quel coglione, farei qualunque cosa. Lo ammazzo con le mie mani e lo seppellisco vivo.- disse Simone avvicinandosi a me e abbracciandomi.
-Grazie, grazie e ancora grazie. Non so cosa farei senza di voi. Vi amo- dissi con le lacrime agli occhi. -Ora godiamoci questa serata e freghiamoci di tutto e tutti!- dissi alzando, asciugandomi le lacrime e iniziando a camminare.
Ragazzeeee come promesso ho aggiornato. E nel prossimo capitolo ci sará la foto di Denise.
Spero vi sia piaciuto, grazie a tutte.. Ciaooo
P.s. la storia non finirá come pensate voi ;) ci sará un colpo di scena verso la fineee.. Baciii