Appena dinanzi all'orco, i due si scontrarono senza risparmio, nel frattempo la spada del cavaliere divenne una spada di fuoco, era proprio il fuoco del drago che lui stesso aveva spento. L'orco era stato sconfitto e il cavaliere era riuscito finalmente a salvare la principessa. I due, insieme, erano quindi partiti per tornare dal re, ma, durante il tragitto, incontrarono un nobil uomo con i suoi malvagi alleati: << cavaliere, da' a me la principessa o ci saranno gravi conseguenze >>, essi, così, rapirono brutalmente la principessa. Quel falsario aveva certamente l'intento di prendersi il merito dell'eroica impresa e ottenere la mano della principessa, riuscì, infatti a giungere al cospetto del re prima del vero eroe. I due uomini, con forza, affermarono di essere il vero eroe e dissero all'unisono: << O imperatore, sono io il vero eroe >>, ma il re, per stabilire chi tra i due avrebbe ottenuto la mano della principessa, impose una prova ulteriore: strappare uno dei suoi denti affilati al feroce Orso che abitava nella Foresta del quadrifoglio e consegnarglielo. Il cavaliere fu il primo a riuscire nella difficile impresa: << egregio sovrano, ecco a lei il dente dell'Orso della foresta dei quadrifogli >> e per questo fu meritatamente premiato.
Da quel giorno, infine, il valoroso cavaliere e la curiosa principessa vissero per sempre felici e contenti!
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La principessa e l' orco dagli occhi vermigli
PertualanganÈ una fiaba ideata ed elaborata interamente dalla classe 1^E della scuola secondaria di primo grado "Giovanni Bovio" di Canosa di Puglia (BT). Questa storia nasce durante un Laboratorio di Scrittura creativa svolto in classe con l'ausilio delle cart...