Capitolo 1

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Nani corri!

Mi sveglio di soprassalto respirando pesantemente. Ho un forte dolore alla testa e sono costretta a tenere gli occhi chiusi per qualche secondo per cercare di calmarlo. Questa è tutta colpa di Nora e di qualche shot di troppo. Eppure sa bene che non reggo l'alcol. Sono sicura di averla vista riempirmi il bicchiere un paio di volte. È una delle poche cose che ricordo di ieri sera. Cavolo chissà in che condizioni mi ha vista mia madre quando mi hanno riaccompagnata a casa. Sobbalzo al suono fastidioso della sveglia che non fa altro che aumentare il mio dolore alla testa. Mi alzo e la spengo irritata e scendo al piano di sotto sbadigliando con poca eleganza. Sento un dolce profumo di waffle appena cotti che migliora di poco il mio umore. Forse non ero in condizioni disastrose se ha preparato una delle mie colazioni preferite.  Aumento il passo entrando in cucina con il sorriso per poi immobilizzarmi vedendo il suo sguardo accigliato.

-Buongiorno mamma- saluto sedendomi come un elefante e agguanto subito il coltello pronta a farcire il waffle.

-Buongiorno a te Nani, sei tornata molto tardi ieri o mi sbaglio?- mi chiede mentre mi mette davanti un piatto e un bicchiere di succo d'arancia.

-Mh forse...- spargo la nutella sul waffle ancora un po assonnata mentre sento mia madre sedersi di fronte poggiando la sua colazione sul tavolo.

-Avete bevuto molto tu e Nora?- mi chiede ancora bevendo poi un po di caffè.

-Mh... forfe- borbotto dopo aver preso un morso.

-Quindi immagino che lei sia nella tua stessa situazione ora-.

-Probabile- bevo un po di succo mentre sento il suo sguardo indagatore su di me.

-Che avete combinato?- sbuffo profondamente guardandola annoiata.

-Ma dove la trovi la forza a quest'ora di parlare così tanto? Lo sai che è scientificamente provato che parlare troppo di prima mattina rovina la giornata a chi ascolta?-

-Anna! Sono tua madre, mi sembra normale che voglio sapere cosa hai fatto e con chi sei stata e co...- la fermo alzando la mano.

-Non così velocemente che la mia testa esplode- mormoro coprendomi gli occhi -era una festa quando abbiamo parlato, ballato e altro no?- spiego ironica.

-È quel "altro" che mi preoccupa- corruccia le sopracciglia per poi finire il caffè.

-Non è successo niente, mamma, stai tranquilla- sorrido e lei annuisce incerta. Bevo un sorso di succo e appoggio la guancia sul palmo della mano. Ho partecipato ad un sacco di feste ma questa è la prima volta che non ricordo bene cosa ho combinato. Quando arrivo in classe mi devo far raccontare tutto, ogni particolare. Spero di non aver fatto cazzate...

-Hey a che pensi?- schiocca le dita di fronte al mio viso e io sbatto più volte le palpebre.

-Scusa ero soprappensiero- mormoro finendo poi di mangiare e mi alzo -vado a prepararmi per scuola- poso il piatto e il bicchiere nel lavandino e corro al piano di sopra.

*******
Quando scendo dal pullman che si ferma poco distante da scuola vedo una limousine nera passarmi vicino e parcheggiare davanti al cancello. Provo a trattenere le risate quando vedo la mia migliore amica scendere e sbuffare rumorosamente. La raggiungo velocemente e le salto al collo.

-Tu piccola stronza- la abbraccio con forza -lo sai che per colpa tua mi sono alzata con un mal di testa infernale-

-Solo tu? A me è aumentato a causa di André!- sbuffa -"una ragazza per bene non torna a casa alle 3 del mattino ubriaca" gne gne gne lo detesto- fa una imitazione perfetta del cugino che mi fa scoppiare a ridere come sempre.

Scacco Matto al ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora