-Ora capisco perché i miei genitori hanno deciso di tornare qui- afferma Edoardo guardandosi intorno -è un luogo molto tranquillo a differenza delle metropoli in cui sono stato-
-Si, anche se a volte è abbastanza noiosa, deve essere bello invece viaggiare e vedere città e persone diverse- commento guardandolo.
-Vorresti dire che con noi non ti diverti?- borbotta Riccardo incrociando le braccia al petto offeso.
-Sei perfida, Anna- proprio come l'amico, anche Mattia mette su un ironico broncio e io scuoto la testa ridacchiando. Alcune volte non capisco se ho a che fare con dei liceali o con dei bambini.
-Con voi due non ho neanche il tempo di riposarmi che combinate sempre qualcosa- sorrido prendendoli a braccetto.
-Ma se siamo dei santi- afferma Mattia convinto e io scoppio a ridere.
-Dei santi? Voi due? Ma dove?- continuo a ridere tenendomi la pancia e vedo entrambi sbuffare.
Edoardo sorride divertito dalla scena e si ferma voltandosi verso la gelateria dall'altro lato della strada.
-Ragazzi vi andrebbe un gelato?- chiede indicandola con un cenno della testa. La riconosco subito, è la stessa gelateria in cui Nora mi trascinò quel giorno.
-Certo, per me va bene- sorrido al ricordo e annuisco. Attraversiamo la strada e entriamo fermandoci poi ad osservare il banco con i diversi gusti.
-Ragazzi! Da quanto non passavate, come state?- ci saluta sorridente Sofia, la proprietaria della gelateria.
-Sempre uguale, Sofia, a te come vanno le cose?- chiede Riccardo sorridendo.
-Tutto bene per fortuna- si volta verso di me e mi sorride dolcemente -Tu Anna? Stai bene?-
-Si Sofi, non ti preoccupare- annuisco ricambiando il sorriso.
-Bene, sono contenta. Beh visto che non venivate da un po', oggi i gelati li offre la casa! Ditemi tutto!- esclama accorciandosi le maniche. Scegliamo i gusti e aspettiamo che i coni siano pronti.
-Oh ora dimenticavo, ti presento Edoardo, è appena arrivato. Edo lei è Sofia, i suoi gelati sono i più deliziosi di tutta la città- faccio le dovute presentazioni dopo aver preso il mio cono.
-Piacere- il mio compagno di banco allunga una mano verso la signora che ricambia prontamente la stretta.
-Piacere mio Edoardo, spero che ti piacerà il mio gelato tanto quanto piace a questi tre, anche se le vere soddisfazioni me le dava solo Nora, sai? Non so se ti hanno parlato lei. Veniva qui di continuo, anche in pieno inverno. Era un tesoro- commenta guardando la foto dell'inaugurazione del locale, avvenuta qualche anno prima, posta vicino la cassa. In quella foto ci siamo anche io e Nora sedute sui gradini davanti l'entrata della gelateria che sorridiamo soddisfatte della nostra piccola conquista.
-Si, mi dispiace di non averla potuta incontrare- mormora Edoardo guardandomi preoccupato.
-Beh... noi andiamo Sofia, grazie per il gelato!- saluta Mattia prendendomi la mano e mi porta verso l'uscita.
-Di nulla! Tornate quando volete!-
Usciamo dalla gelateria e prendo un respiro profondo. Mattia mi stringe la mano voltandosi verso di me e io appoggio la testa sulla sua spalla camminando.
-Tutto okay?- sussurra preoccupato e io annuisco per poi rimettermi dritta e mangiare il gelato. Camminiamo per un po' per poi fermarci su una panchina a goderci in pace i nostri coni gelato. È stato davvero strano essere andata in quella gelateria senza Nora. Va beh cosa non è "strano" in questi giorni? È cambiato tutto e credo che sia arrivato il momento di farmene una ragione.
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Scacco Matto al Re
ChickLitIn una società in cui la nobiltà è stata messa a tacere, in cui ognuno vive la propria vita all'oscuro di ciò che accade nell'ombra, trascorre la sua spensierata adolescenza Anna, una semplice ragazza di quasi 18 anni, in compagnia di Nora, un'amica...