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A 19 anni uno penserebbe di avere la vita davanti, di saper già cosa gli prospetti il futuro, ma spesso non è cosi, o almeno non per me.

Finire le superiori sarebbe dovuto essere fantastico, uno slancio verso il destino in cui tutti hanno fiducia.
Mi trovavo in aula magna, tutto procedeva come sempre da quando avevo iniziato a frequentare la facoltà di giurisprudenza. Casa, traffico, scuola e lavoro.
Già, mia madre soffriva di Alzheimer da anni e siccome dovevo studiare dovetti portarla via di casa, ormai era da tempo che mio padre era andato a convivere con un'altra donna e mia mamma ancora si ricordava di lui e di come l'aveva lasciata, si ricordava di lui ma non di me.
E voi starete pensando, "che me ne frega"
Be' avete ragione, avete assolutamente ragione, perciò se volete chiudere il capitolo e andare a leggere un'altra storia lo capisco, d'altronde la mia vita è abbastanza banale o meglio lo era.
Oh vi ho incuriositi? Fantastico, perché a breve scoprirete cosa capovolgerà la mia intera vita, non che io ne fossi stata entusiasta, chiariamoci, non capitano cose del genere tutti i giorni ma questo fu un pretesto per cambiare tutto...

☼︎

La campanella suonò e finalmente mi alzai dal posto per uscire dall'aula, presi la mia roba e mi diressi verso casa, ero già stremata ma purtroppo mi sarebbe toccato andare a lavorare in serata.
Mi misi le cuffiette per rilassarmi sul pullman in cui c'era sempre fracasso e mi appoggiai al vetro del finestrino per guardare fuori.
Ero così stanca che avrei dato di tutto per staccare un attimo.

Dopo 20 minuto scesi dal pullman ormai quasi vuoto e mi incamminai per arrivare a casa, andavo a passo lento e tranquillo, senza alcuna fretta.
Guardavo davanti a me ma una strana sensazione mi pervase, sembrava quasi che qualcuno mi stesse pedinando ma girandomi non vidi nulla se non il deserto.
Aumentai il passo un po' paranoica e mi ritrovai davanti alla mia palizzata dopo qualche minuto, entrai a passo svelto e mi precipitai al mio appartamento quando sentii una voce
"Ciao Astris"
Mi voltai sorpresa per poi vedere che si trattava del mio vicino che arrivò poco dopo di me
"Ciao Shou" gli dissi lasciando un sospiro di sollievo

"Hey tutto ok?" Mi chiese posando una mano sulla mia spalla
Gli sorrisi gentile, era sempre stato carino con me, sin da quando mi ero trasferita in questo palazzo, forse era l'unica persona con cui avevo davvero fatto amicizia, se così si poteva chiamare...non eravamo mai usciti insieme, i nostri incontri era caratterizzati da semplici chiacchierate sull'uscio di casa.

"Si tranquillo" risposi per poi vedere i suoi occhi marroni rassenerarsi.

"Ti va un caffè?" Chiese sorridendo

"Mi piacerebbe ma devo andare a lavoro tra mezz'ora" dissi sbuffando stanca

"Non esagerare, questa è una delle rare volte in cui ti vedo a casa" disse aggrottando le sopracciglia coperte dai capelli un po' più lunghi del solito.

"Se non voglio finire sotto un ponte devo continuare così Shou" ridacchiai per alleggerire la frase

"Be' se accadesse ti ospiterei a casa mia, non ti farei lavorare così tanto"

Lo guardai sorpresa, non avrei mai pensato che sarebbe stato disposto ad una cosa del genere, oltretutto aveva uno sguardo serissimo e gli occhi fissi nei miei.

"Grazie Shou ma non sarà necessario, sono più forte di quanto sembri" dissi mostrando il braccio a mo di bodybuilder.
Il suo viso si spense e mi sorrise tirato

"Non ne ho mai dubitato" disse con una fievole risata

Mi salutò con la mano ed entrò nel suo appartamento lasciandomi lì, aggrappata alla maniglia della porta, forse non avrei dovuto rispondergli in quel modo.
Sospirai pensierosa ed entrai in casa per buttarmi sul divano, mi voltai verso il tavolino e afferrai il mio amatissimo libro di astronomia per aprirlo a metà e continuare a leggere, avevo quel libro fin da piccola ma non sapevo nulla delle sue origini.
Mi piaceva talmente tanto che l'avevo letto un centinaio di volte e anche stavolta ne rimasi immersa tanto da non accorgermi che ero in ritardo per il lavoro.
Ad avvisarmi fu una notifica di Shou che mi augurava buon lavoro.

ᴏʟʏᴍᴘᴜs || ɴᴄᴛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora