ora che ho un braccialetto rosso anch'io

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Arrivo in questa stanza,
Era una stanza particolare... non la avevo mai vista una stanza d'ospedale così, così. ... così bella ecco per quanto possa sembrare strano.
Eccolo la! In quel letto a dormire, da 20 giorni... eh già è in coma, ha avuto un brutto incidente in bicicletta: è proprio lui, Paolo o meglio come piace a tutti chiamarlo Paolino. Ormai è diventato il cocchino di tutti. Non trovate che sia incredibile?! È in coma e pur no interagendo con nessuno riesce a farsi amare da tutti.
Dove eravamo rimasti? Ah si ecco è veramente meravigliosa questa stanza, è così piena di colori e di amore di chi ha solo da dare amore.
Oltre a Paolino ci sono anche tutti gli altri.
Matteo deve parlare a tutti : ha una notizia molto importante da dire a tutti, anzi, due per l'esattezza, una buona ed una cattiva.
La cattiva: deve rimanere ancora in ospedale per altri 3 cicli di chemioterapia perché dalla tac è stata rilevata una metastasi al polmone sinistro.
La buona: un nuovo membro inizia a far parte di questa famiglia che sono i braccialetti rossi, nome preso dai braccialetti che Matteo si è guadagnato con gli interventi e che ha dato ad ogni membro del gruppo. Indovinate chi è il nuovo? Ovviamente io! Quanto voglio bene a questa mia nuova famiglia!

Finita la cerimonia Carletto, che è l'infermiere di reparto che fa il turno di notte, ci dice di andare a dormire senza ribattere e senza troppi perché.
Arrivati in camera Matteo ed io abbiamo l'occasione per conoscerci meglio.

"Scusa se te lo chiedo... ma tu come mai sei senza una gamba e come hai iniziato a restare in ospedale?"
"Anni fa ho iniziato a non stare bene, ma facevo finta di niente e ho iniziato a nasconderlo a chi mi voleva bene chiudendomi in me stesso e talvolta li ho pure allontanati da me trattandoli male... dopo alcuni esami (sono passati parecchi mesi dal primo fino alla diagnosi) mi hanno diagnosticato un osteosarcoma alla caviglia della gamba sinistra... non capivo più niente, ho allontanato del tutto tutti da me... e così sono arrivato in ospedale... prima operazione.... niente da fare: il tumore era progredito e hanno dovuto amputarmi la gamba dal ginocchio in giù. ... ed eccomi qua"

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