Era domenica mattina, stavo sognando beatamente quel biondino di cui mi ero innamorata un po' di mesi fa, mi hanno conquistato i suoi profondi occhi blu, hanno il colore del mare, con varie sfumature di azzurro.
Ad un certo punto, qualcosa mi fece svegliare di colpo senza nemmeno farmi prendere conoscenza: era mio fratello Bruce che aveva deciso di svegliarmi in modo molto gentile, prendendomi dai piedi e buttandomi giù dal letto. Aprí gli occhi così velocemente che per qualche secondo non riuscì neanche a riconoscerlo.
Mio fratello ha tredici anni, due in meno di me, anche se ragiona ancora come un bambino.
"Svegliati pigra!" Urlò lui. Con quella voce ancora da bambino, mi irritava ogni volta che apriva bocca.
"Bruce! Ma che ti passa per la testa, Potevo farmi male!" Dissi io, mentre piano piano prendevo conoscenza.
"Ragazzi, vi abbiamo sentiti urlare dalla cucina, che succede?" Disse papà, appoggiandosi alla soglia della porta.
"Bruce mi ha svegliata prendendomi dalle gambe e buttandomi a terra!"Dissi io con una voce irritata, per far si che mio padre mi dia ragione.
"Bruce per favore, basta fare dispetti a tua sorella, sai che non le piace. E poi ti ha detto di bussare prima di entrare in camera sua, era la stessa regola che avevo io con vostro zio da piccoli. Forza Bruce, ti accompagno in cucina, Millie, vestiti rapidamente così facciamo colazione tutti insieme" Disse lui, con un tono calmo. Non ho mai visto papà particolarmente arrabbiato, lo sguardo serio era il suo limite.
"Va bene...quanto sei noiosa però.."Disse Bruce, e con questo uscì dalla mia camera deluso, con papà che lo accompagnò in cucina appoggiandogli una mano sulla spalla.
Mi alzai contro voglia, avrei voluto continuare a dormire ancora per un po'. Mi diressi lentamente verso l'armadio, presi i primi vestiti che mi vennero alla mano, alla fine era domenica e non dovevo andare a scuola.
Infilai le mie ciabatte a forma di gatto, erano rosa, ovviamente. Come ogni altra cosa in camera mia.
Mi diressi sbadigliando in cucina, dove mi accolse un piatto di uova e pancetta. Solitamente mangiavo dolce a colazione, ma ogni tanto non mi dispiaceva cambiare.
"Buongiorno" dissi sbadigliando, non si capiva neanche cosa avessi detto, infatti mamma mi guardò confusa, ma poi capì.
"Buon giorno anche a te, Millie. Ho sentito che tuo fratello ti ha svegliato in un modo diverso" disse mamma ridacchiando.
"Hai sentito bene mamma"dissi, girando gli occhi su Bruce, che appena si accorse che lo stavo guardandolo distorse lo sguardo.
Mi dimenticai velocemente dello scomodo risveglio e, mangiando con gusto la mia colazione, anche della mia ira contro l'antipatico gesto di Bruce.
Alzando gli occhi, vidi mio padre che mi guardava, e poi sghignazzava.
"Cosa?" Dissi puntando lo sguardo verso di lui. "Si vede per caso la forfora sui capelli? Che disdetta!".
"No no, i capelli sono apposto, ma i calzini un po meno.." disse papà.
guardandomi si misero a ridere anche Bruce e mamma.
Decisi di cercare il motivo per cui la mia famiglia stava ridendo, guardai i calzini, e mi resi conto che con la velocità con cui scelsi i miei vestiti avevo messo un calzino verde e uno giallo.
"Ah, ecco." Dissi, tenendo lo sguardo sui calzini, per nascondere l'imbarazzo.
STAI LEGGENDO
Diario di una ragazza in una strana famiglia
RandomMillie, una ragazza 16enne vive con sua madre Lif, suo padre Dee e suo fratello minore di due anni, Bruce. Essa vive in una famiglia abbastanza strana. Che cosa succederà?