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"Non dirmi che non presterai la felpa che mi hai promesso!! - andiamo lo sai che l'amico di taehyung ce l'ha uguale e in qualche modo devo fare colpo su di lui!"

"Non preoccuparti la felpa puoi anche tenerla"

Skip Time

"Davvero T/n non so cosa dire, lo sai che faccio schifo a consolare le persone, non sapevo avessi passato tutto questo, ne di quello che ti ha fatto tua madre, grazie per avermi raccontato tutto...è molto importante per me"

Disse Soomin abbracciandomi forte

"Ho solo molta paura, ho finalmente fatto conoscenze, non ti voglio abbandonare Soo, non voglio andare via di qui"
Dissi con un misto di frustrazione e dolore nella mia voce

"Non te ne andrai, se qualcosa dovesse andare male tra tua madre ed il signor kim, tu rimarrai qui"

"Grazie Soo, ti voglio bene lo sai"
"Anche io te ne voglio"

Skip Time
Costrinsi la mia migliore amica ad andare al bar dall'altro lato della strada

"Come farai con taehyung?"
"In realtà non lo so, a scuola non si fermerà così facilmente con i suoi scherzi, a casa invece se provassi ad evitarlo agli occhi di mia madre non avrei ragione per farlo, visto che pensa sia il tenero ragazzo che ogni ragazza vorrebbe"

"Bhe però se non fosse per il suo carattere, è letteralmente il ragazzo che ogni ragazza vorrebbe, quasi quasi ti invidio"

"Già ma che mi dici del suo ego? Specialmente quando va in giro con quelle cagnoline, ah non puoi capire quanto lo odio"

"Mh? Taehyung ha delle cagnoline? Ma tu ami i cani perchè dici così?"

"Dio Soomin ma che hai nel caffè?, intendevo le ragazze che gli vanno dietro!"

Ridemmo entrambe per quanto fosse tragica quella situazione, anche se grazie alla sua compagnia riuscì a dimenticare, almeno per un po, i brutti pensieri

All'ora di pranzo io e soo ci divideremo e tornai a casa, fortunatamente avrei rivisto mia madre ed il signor kim solo il giorno dopo, il signor kim era in azienda e mia madre era in turno fino a sta sera, fino a quando non sarebbe uscita a cena con il suo nuovo fidanzato

Entrai in casa e vidi taehyung sul divano a guardare la tv, non lo salutai e mi diressi sulle scale

"Sei arrivata"

Non risposi, mi aveva chiesto scusa, quindi come mi sarei dovuta comportare adesso?
Ad ogni modo decise di non interferire, e lo ringraziai mentalmente per questo sali in camera per lasciare le mie cose e andai in cucina a preparare da mangiare

A malincuore mi ritrovai a rivolgergli parola ed anche lui fu sorpreso della mia iniziativa

"Cosa vuoi per pranzo?"
Si girò a guardarmi come se avessi detto qualcosa di male, si alzò dal divano e aprì il frigorifero.

"Mh, facciamo il kimchi?
"Kimchi? Va bene ma ci vorrà molto"
"Abbiamo tutto il tempo"

Stava apparecchiando la tavola, io invece controllavo ci fossero tutti gli ingredienti, non proferivo parola, così prese l'iniziativa

"Quindi tua madre...ha avuto...molti fidanzati" disse riferendosi alla discussione avuta questa mattina

Aveva scelto attentamente le parole da pronunciare, per non risultare offensivo, anche se non ci era riuscito decisi di non fargli pesare troppo la sua scelta di iniziare un dialogo

"Si, diciamo di sì, dopo cio che è successo a mio padre c'è voluto tempo affinché ci riprendessimo dall'accaduto, solo che lei ci è riuscita meglio, ed è convinta che lo abbia fatto anche io"
"Dopo qualche anno arrivò il primo fidanzato, ero davvero felice che avesse voltato pagina, anzi l'ammiravo, perchè io non ci ero ancora riuscita, tuttavia finì male quella relazione, così decise di trasferirsi, per ricominciare tutto da capo, poi il secondo ed il terzo fidanzato, il secondo ed il terzo trasloco, e adesso c'è tuo padre...non so come finirà la loro relazione, ma stavolta non abbandonerò la mia vita tanto facilmente"

"Lo ammiro"
"Insomma ci vuole coraggio a soffocare i tuoi sentimenti per far felice tua madre, anche se sei stata egoista con te stessa"

Accennai un sorriso e proseguì
"Hai ragione, avrei voluto rendermene conto prima, almeno non avrei sofferto così tanto, almeno non avrei abbandonato tutto, almeno non sarei stata indifferente ed insensibile a ciò che mi accade, e chi lo sa magari avrei avuto il coraggio di risponderti quando ti sei preso ripetutamente gioco di me"

"Ti ho già detto che mi dispiace"

"Ed io ti ho detto che sono indifferente alle tue scuse" - "Vuoi farmi credere che da oggi non mi prenderai più in giro?"

"Non potrei, anche se volessi"

"E perchè no?"

"Cosa penserebbero gli altri di me? Penserebbero che sono uno stupido che si è lasciato scappare l'opportunità di far vedere chi è, senti ho un titolo da difendere...e senza offesa...ma non sarà la mia sorellastra a farmelo macchiare"

"Quindi riesci ancora a sentirti importante quando non riesci nemmeno a fregartene di quello che dicono sul tuo conto?"
Dissi alzando il tono di voce

"Senti evidentemente non sai che vuol dire essere popolari" disse con arroganza - "non possono vedermi prenderti in giro una settimana e poi scordarmi di te e poi non me lo perdonerei mai" continuò con un sorriso arrogante sul volto

"Però delle puttane che ti scopi ti scordi in fretta"

My bully as a stepbrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora