Riconciliazione

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*DOPO UNA SETTIMANA*

May pov's

Non ne posso più. Ero felicissima quando ho conosciuto gli amici James, mi sentivo parte di un gruppo, parte di qualcosa di importante. Ormai dalla festa non ci parliamo più. Mio fratello è sempre giù di morale, mangia a stento, di notte lo sento aggirarsi per casa. Sono molto preoccupata. Ma non è solo James il problema. Tutti sono il problema. Per esempio Rose. Anche se la conosco da poco mi manca, a scuola mi evita. Perché Michael? Per fortuna lui mi parla ancora, però sento che qualcosa non va. Ogni volta che ci parlo inizia a fissare un vuoto, non sembra più lui. Sembra distante, sembra assente. E forse so il perché. Credo per via di Jack. Dal loro l'ultimo momento insieme mi è sembrato capire che lui ci tenesse molto e il fatto che non gli parli lo distrugge.  Poi c'è Peter che cerca di parlarmi, sia a scuola che altrove, mi distrugge evitarlo ma in questo momento l'ultima cosa che voglio è una relazione. Non che non mi piaccia, anzi, ma prima ho bisogno di rimettere insieme il gruppo. Decisi di andare a risolvere prima con Michael.  Presi la giacca la mia solita borsa a tracollo e senza nemmeno chiamarlo mi diressi a casa sua. Arrivata a  casa sua bussai. Mi aprii sua madre. <Ciao May, sei qui per vedere Michael giusto?> disse con aria di sollievo <Si> <Entra, pero fai piano se ti sentirà si chiuderà in stanza. Non vuole vedere nessuno. Vedi se riesci a farlo ragionare tu> Salii le scale e entrai in stanza e mi chiusi la porta alle spalle. Michael era sul letto che ascoltava della musica, non feci in tempo nemmeno a vedere che canzone stava ascoltando che si girò. Aveva la stessa faccia che aveva in questi giorni. Era completamente assente. Cercai di iniziare una conversazione. <Ehi, come va?> <Va benissimo.. va tutto benissimo>. Era ovvio che stesse mentendo, potevo capire che mentisse a sua madre, che a volte è un tantino invadente, ma odiavo il fatto che mentisse a me. La sua migliore amica. La prima persona con cui ha fatto coming out. La persona che c'è sempre stata. La persona che ci sarà sempre. <Perché mi menti?> abbassò lo sguardo, sicuramente voleva che non vedessi i suoi occhi lucidi. <Puoi anche non dirmelo subito ma ti prego promettimi che prima o poi mi parlerai>. Volevo solo che lui si sfogasse con me. E per fortuna lo fece. Si girò per guardarmi. Aveva un sguardo spento. Uno sguardo che non apparteneva a Michael. Mi abbracciò e iniziò a piangere. <Mi dispiace>  <Non hai nulla di cui scusarsi> < È solo che non faccio altro che pensare a quel bacio, mentre Jack mi evita, come se fossi uno sconosciuto> Lo sapevo che si trattava di Jack. Continuammo a parlare. E rimasi a dormire a casa sua. La mattina seguente era sabato quindi non avevano scuola, lasciai un bigliettino sulla scrivania a Michael. '' Scusa, devo a tutti i costi vedere Rose, ci sentiamo tramite telefono ''. Era vero dovevo vedere Rose. Ma come Michael lei non lo sapeva. Avevo cercato di rintracciarla, ma rifiutava le mie chiamate. So che stava male per via di James, ma non capivo perché evitasse me quando le sono stata accanto dopo il loro litigio. Arrivata a casa sua, bussai ma purtroppo mi aprii Peter. Mi ero completamente dimenticata che fosse il fratello di Rose. Era li davanti a me, con una maglia grigia, un paio di jeans e la sua solita faccia perfetta, quanto avrei voluto saltargli addosso. <Ecco chi si vede, ciao amore mio> mise le labbra a canotto aspettando che lo baciassi e anche se la voglia era tanta, lo spostai con un braccio e entrai. <Sono qui per vedere tua sorella> dissi con tono deciso. Il suo volto era stranito <Non sapevo che voi foste amiche> <Siamo più amiche di quanto pensi> < Devo essere geloso?>  a quelle parole gli feci uno sguardo gelido e finalmente capii che non avevo voglia di scherzare. <É in camera sta ancora dormendo> <Grazie>. Salii su per le scale e andai dritta in camera di Rose. Arrivata in camera lei era a letto che dormiva, prima di entrare bussai per svegliarla. Aprii gli occhi lentamente e iniziò a sbadigliare. <Peter è presto lasciami dormire> <Non sono Peter> si girò per guardarmi in faccia e dopo esclamò  <Ciao! É da tanto che non ti vedo, perché sei qui?> <Ho cercato di parlarti a scuola ma quando mi vedi cambi subito corridoio, ti ho anche tartassato di chiamate ma non mi hai mai risposto>. Non mi ripose. Si degnò solo di stare in silenzio. Il silenzio più brutto di tutta la mia vita. Non ne potevo più,  così decisi di spezzarlo dicendo <Spiegami il motivo per cui mi tratti in questo modo, poi ti giuro che se tu vorrai me ne andrò>. Finalmente si decise a parlare. <Lo sai perché..> <Per mio fratello?> <Si> <So che ce l'hai con mio fratello, ma io non sono lui, io voglio solo esserti amica> <Mi dispiace.. solo che visto che è tuo fratello tu starai sempre dalla sua parte se io ti racconto un nostro litigio perché è normale, sei sua sorella>  <Ok, capisco perché la pensi così, mi conosci da poco, ma ti giuro niente per me è più importante delle amiche, nemmeno mio fratello, per quanto gli voglia bene>. Le diedi un abbracciò e per fortuna non lo rifiutò. <Grazie> <Di nulla>. Avevamo risolto la questione ma, si vedeva dallo sguardo di Rose che c'era qualcos'altro. <Ok, adesso dobbiamo parlare di James, mi avevi già detto delle cose dopo il litigio ma se vuoi continuare a parlarne..>  <James mi piace, mi piace molto ma ho seriamente a paura..> <Hai paura di James? Ti ha fatto del male?> <No.. no..> <Allora di cosa hai paura?> <Lui è considerato il playboy della scuola e tutte le ragazze che gli sbavano dietro gli sbavano dietro perché lui è il 'playboy', io invece non gli sbavo dietro per questo, a me lui piace com'è, non come si dimostra di essere. Lui è diverso internamente. Per questo mi sono tanto arrabbiata quando ho scoperto che avevamo fatto sesso, perché è questo che fa con le altre. Le altre cercano solo quello, vogliono solo farsi un  giro con il 'playboy perfetto', io invece voglio fare l'amore con James Herderson.> Fu un attimo imbarazzante. <Scusa mi sono fatta trasportare dal discorso> <Non ti devi scusare, pensare mio fratello fare sesso mi fa venire i brividi, ma pensare mio fratello che fa l'amore con una persona che lo ama per quello che è, mi fa essere felice per lui> <Tuo fratello come sta?> <Aspetta ma non vi siete proprio parlati dal litigio?> <No, perché gli è successo qualcosa? A scuola sembrava in ottima forma.> <Con me non parla, è sempre giù di morale, mangia e dorme a stento, anche tu prima l'hai detto, a scuola non è James ma solo il 'playboy' che vuol far credere di essere> <Perché sta così?> <Non l'ho mai visto stare così male. Ha iniziato a stare cosi dal vostro litigio . Credo ci tenga veramente a te. Ogni volta che parla di te ha gli occhi a cuore. Scusami ma non ha provato a chiamarti?> <In realtà si, almeno 50 volte..>  Rose e la sua voglia pazzesca di rifiutare le chiamate.. <Dovreste parlare> <Hai ragione>. Improvvisamente sentimmo un rumore  provenire da dietro la porta della stanza di Rose. <Hai sentito?> dissi con tono preoccupato <Peter vieni fuori> disse Rose. Peter uscì  fuori dalla porta dicendo <Scusate> e subito Rose ribatté <Da quanto tempo sei lì?>  <Da poco>, calò silenzio, finché non mi arrivò un messaggio da parte di mia madre che mi diceva di tornare a casa. <Scusa Rose devo andare se no mia mamma non mi fa più uscire> salutai Rose e Peter, e uscii dalla camera.

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