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Finita la conversazione con Pietro Ciro percosse tutti i corridoi in cerca di Gaetano urlando "O'PRO!" uscì dalla sua cella con aria preoccupata Ciro si precipitò dentro chiudendo la porta da quel momento non so che cosa si son detti

P: che succiess Cirú
C: agg accirir nu uaglion
P: e chi
C: o'chiattil
P: e pcchè
C: oh staj cu me o no
P: si sto cu te,ma pcchè
C: mó nun fa tropp domand eh,c virimm sta ser quann chiell strunz torn,rill macar a Totó è u rest ,ciá.
Uscì dalla cella sollevato,mi precipitai da lui e gli feci duemila domande,mi bloccò e mi chiese
C: martì l'agg accir
io: no Ci nun fa strunzat
C: sta tranquill pcrè,su staij cu me nun t succier nient ok?
io: mh ricm o pian
mi spiegò il piano,non ero d'accordo,ma comunque dovetti obbedire.
Il pomeriggio stavo in cortile,il chiattillo tornò lo guardai malissimo lui aveva l'aria preoccupata come se era colpevole,perché lo era.Qualche ora dopo arrivó anche Edoardo. Salutò tutti e poi andò da Ciro che gli spiegò anche a esso il piano.
La sera eravamo tutti pronti,entrammo in mensa cercando di non far notare nessun sospetto. Pino fece un diversivo per distrarre Gennaro mentre Ciro ed Edoardo agivano.

POV'S MASSIMO
Ho sentito un po' di rumore in mensa,Filippo è tornata da qualche ora ed è un po' turbato;ho deciso lo vado a cercare.Cercó un po' per tutto l'ipm e lo trovò vicino le celle di isolamento con Carmine che parlavano.
M: We Filí
F: Comandante...
M: T'appost?
F: No..
Aveva il nodo in gola
M: Che succiess
F: Ciro..Io credo che lui voglia uccidermi.
M: Ma c sta ricenn
C: Comandá Filippo ha ragione
M: E pcchè
F: Perchè mi aveva affidato un compito e io non l'ho fatto,c'entrava la famiglia,non
volevo che finissero anche loro in questo casino.
Spiegò Il Chiattillo quasi piangendo
M: Cazzo, Filí potevi dirmelo subito. Vabbuó tranquilli state qui dentro io cerco di capire la situazione.
FINE POV

Ciro prese per prendere le chiavi a Lino mentre Edoardo gli puntava un coltello alla schiena
C: Eduà tranquill c pens ij mo
E: Vabbuó Cirú
Venne da me. All'improvviso notai che Beppe,Massimo e la zoppa si avvicinavano al cancello che,ormai,Gaetano aveva chiuso. Io ed Edoardo ci avvicinammo con aria minacciosa seguiti da una grande coda di gente
E: C vuliet
D: Che vogliamo? Davvero Edoardo ti credevo più intelligente,comunque,vogliamo che la smettiate.
E: E pcchè?
M: Perché? ME LO CHIEDI ANCHE?!
Mise le mani alle sbarre del cancello
io: liev e man
lo fissai con uno sguardo intenso e mentre lui cercava di ricambiare lo sguardo le sue mani si allontanavano lentamente dal cancello fino a portarle lungo i suoi fianchi.
B: Ragazzi smettetela con questa stronzata
E: A nuij a gent ca tradisc non c piac.
Si allontanó lentamente dal cancello.
Nel frattempo la direttrice partí verso il retro,da lí,era convinta, che fosse arrivata alla mensa e ci arrivò ma non come aveva pensato. Arrivata alla porta,che stranamente era aperta,inizió a percorrere i corridoi stando più attenta possibile quando...fu attaccata alle spalle. Bene,Ciro avevo un altro ostaggio,la zoppa. Decise di portarla in mensa,con Lino davanti che apriva tutte le porte come un cagnolino guidato dal padrone e invece la direttrice aveva il braccio del "sequestratore" attaccato alla gola con,ovviamente,il coltello lí vicino. Arrivati a destinazione ebbe la fantastica idea dì levarle il bastone e metterla a terra,mentre la poretta cercava di alzarsi il resto giocherellava con il suo utensile a modi palla.
C: Eduá vien!
Edoardo spuntó da dietro di Ciro osservò un attimo la situazione e esclamó
E: Ma c stat facenn
Prese il bastone
E: È na femmn
C: Nun rump o cazz va
Riprese a puntare il coltello a Lino e continuò con il suo piano: quello di uccidere Filippo. Andó nella cucina per poi andare al magazzino; e si, Massimo  nel frattempo li aveva spostati perché nelle celle di isolamento era scontato,secondo lui,ma a quanto pare Ciro non aveva pensato minimamente alle celle ma era andato dritto al magazzino.

Vidi Edoardo un po' turbato e dopo 5 minuti andó verso la direzione di Ciro,io ovviamente lo seguí.
E: Cirú
C: C vuó
E: Sta facenn na strunzat
C: Ma c vuó Eduá, a stat sempr r'accord, c're da zopp ta fatt cambiar idea?
E: No ma accirr o'chiattill ca e na strunzat
C: E pcchè? Chest e o moment perfetto p fall
E: No o moment perfetto e chiell ca l'accirem quann sta a milan, Cir sient a me, o cirimm for vabbuó?
C: Eduá nun m rump o cazz, ij mo l'agg accirr pcchè ij non vogl vivr ngaler pien e scuorm e capit?
e se ne andò.

hey come state? scusate la grandissima attesa,mi era passata la voglia del tutto. Come ho specificato nella prima parte non sono napoletana perciò i dialoghi in napoletano sono sicuramente sbagliati! Detto questo spero che vi piaccia!

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