𝘠𝘰𝘰𝘯𝘨𝘪 𝘟 𝘙𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳
genere: soft, un po' suggestiveMin Yoon Gi.
Era questo il nome che scivolava sulle tue labbra da quasi sei mesi.
Si era insinuato ovunque nella tua vita e la tua quotidianità non era più la stessa.
Era proprio ovunque: suoi tuoi quaderni, sul tuo diario, sulle tue felpe - che in realtà erano sue - sulle lenzuola, sulle tue mani. Ovunque
Avere la presenza Yoongi nella tua vita ti infastidì solamente i primi mesi di amicizia.gennaio 2021
"ti prego, almeno provaci, se poi non funziona non infierisco oltre" ti supplicò taehyung mentre moinava. Sbuffasti alzando gli occhi al cielo.
"no taehyung, ho detto di no" ripetesti per la centesima volta in dieci minuti. Il moro si imbronciò incrociando le braccia al petto.
"sul serio y/n, provaci almeno; son sicuro tu sia l'unica che riuscirebbe a conquistarlo" supplicò nuovamente. Questa affermazione ti incuriosì.
"non essere così tragico" gli dicesti.
"non lo sono - sbuffò - dico solo la verità".
Mannaggia a lui e alla sua arte oratoria pensasti.
"ok una possibilità" cedesti dopo tante preghiere. Il ragazzo saltellò da un piede all'altro.
"grazie grazie grazie!" strillò nel tuo orecchio.Yoongi lo avevi conosciuto qualche giorno più tardi al solito cafè dove tu, taehyung ed il resto dei suoi amici vi trovavate spesso.
gennaio 2021, 11:01
"sei sicuro io sia presentabile?" chiedesti nuovamente, totalmente insicura pure di come respirassi.
"non se nemmeno il perchè ti stia preoccupando di essere presentabile a qualcuno di cui non ti interessa nulla - ti prese in giro guardandoti da capo a piedi - stai benissimo comunque" tentò di distrarti.
"cerca solo di essere te stessa, per favore".Non avessi basse aspettative, ma non ti saresti sicuramente aspettata quel ragazzo estremamente carino. Provasti in tutti i modi a trovargli un difetto, ma fu impossibile. Non vi era nulla che non andasse.
Capelli corvini leggermente lunghi, naso alla francese, labbra piene.
Il tuo cuore palpitò più del dovuto - sicuramente non sarebbe dovuta andare così.
"taehyung!" urlò il ragazzo per farsi sentire. Il tuo amico ricambiò il saluto. E quando il suo corpo coprì la tua visuale le tue orecchie divennero tutt'uno con i tuoi capelli rossi.La mattina trascorse velocemente.
Tu ed il ragazzo steste più in disparte dal resto del gruppo, troppo presi a saltare di qua e là tra gli argomenti; la sua presenza era piacevole, molto piacevole.
"dovrei andare" sbuffò guardando l'orologio che decorava il polso mentre l'altra mano era posata sul tuo ginocchio. Nella sua voce, un pizzico di delusione.
"andiamo?" ti chiese, alzandosi in piedi e tendendoti la sua mano. La afferrasti per tirare su il tuo corpo intorpidito aggrappandoti al suo braccio cercando stabilità. Salutò il resto del gruppo con un cenno prima di trascinarti fuori da quel locale."finalmente" borbottò massaggiando le tempie e prendendo un lungo respiro "non ce la facevo più lì dentro" continuò. La tua mano andò a coprire la bocca ridente.
"dovevi proprio andare mh?" dissi dandogli un'occhiata divertita.
"urgentemente".marzo 2021, 9:03
Erano trascorsi quasi due mesi da quando avevi fatto la conoscenza di Yoongi. Il giorno successivo vi eravate incontrati per passare del tempo in più da soli.
"tanti auguri yoongi" sorridesti a 32 denti mentre la scatola con il tuo regalo liberò finalmente la tua tasca. Ti squadrò da capo a piedi, indeciso se rubarti dalle mani la scatolina o no.
"non dovevi assol-" venne interrotto dal tuo dito che si posò sulle sue labbra.
"aprilo senza troppe storie" gli dicesti speranzosa potesse gradire - anche se era proprio la collana che desiderava. Quando l'aprì, il suo viso venne illuminato da una luce quasi eterea.
"sono totalmente sorpreso, y/n... wow" sbrodoló qualche parola di ringraziamento "me la metti?" chiese gentilmente allungandoti la collana.
"ho dovuto fare qualche turno in più per comprarla ma" alzasti le spalle - lo avresti rifatto altre mille volte.
Ti avrebbe fatto il cazziatone in un'altra occasione, ma oggi era troppo di buonumore per farlo. Ti strinse solo forte a sé. In quel momento sentisti il suo cuore conquistare qualche battito in più.
marzo 2021, 7:03
Quella mattina il clima era più freddo dei giorni precedenti.
Giusto quando andiamo a vedere l'alba pensasti stringendoti nel tuo felpone - a dire il vero era una felpa che ti prestò yoongi.
"proprio oggi doveva fare più freddo" protestó il ragazzo allungando il passo per raggiungere prima la cima della collina.
"ne varrá la pena" controbattesti sedendoti con la delicatezza che ti contraddistingue.
"leggiadra come una farfalla" ti prese in giro legando il suo braccio attorno al tuo collo, cercando la mano.
"é spettacolare e tu hai avuto una grande idea" sussurró contro il lato della testa, essendoci appoggiato sopra.
"certe volte so essere brava anche io" replicasti godendoti il calore che egli emanava. Il silenzio creatosi, ogni tanto riempito da qualche uccellino fuggitivo, venne interrotto dal ragazzo stesso.
"voglio... voglio darti anche io un regalo".
"non dovresti".
"ma voglio"
"ok".
Fu poco dopo che le sue labbra scaldarono il tuo viso indolenzito dal freddo, mentre l'arancio di quella nuova giornata rifletteva sui vostri volti.Fu dopo quel bacio che iniziaste a vedervi più spesso - di nascosto dagli altri ragazzi e soprattutto da taehyung. Ogni occasione era buona per vedersi; anche per quelle più stupide.
Odiasti ammettere al tuo amico il fatto che sin dall'inizio ebbe ragione, ma l'altra opzione era mentire e tu non eri troppo brava a farlo.giugno 2021, 23:06
Eri stesa sul divano del suo studio con la giacca come coperta e le cuffie nelle orecchie.
Per i suoi occhi eri bella anche così, mezza assonnata, rigirata sul quel divanetto quasi scomodo a ridere guardando non si sa che cosa.
Lo facesti altre volte, fargli compagnia fino a tardi mentre lavorava sulle sue canzoni.
Dopo ore di smanettamento al computer, finalmente il corvino poté mollare la tastiera.
"y/n vuoi sentire?" si giró con la sedia.
"y/n" ti richiamó dandoti una pedata sulla schiena.
"uhm scusa" bonfichiasti trascinandoti verso la sedia accanto alla sua.
Mettesti le cuffie tamburellando le dita sulla scrivania.
"huh?" c'era qualcosa di familiare in quelle parole.
"perché questa canzone sta descrivendo una situazione a me familiare?"
"lo é. L'ho scritta in uno di quei giorni dove io producevo e tu ti annoiavi col telefono".
Le tue guance assunsero un colore roseo fissando le tue dita ora ferme.
"vieni qui". Il ragazzo ti sollevò dai fianchi per farti sedere su di lui.
"spero un giorno tutti possano sentirla" confessó strappando i nodi dai capelli con le dita della mano.
"ti amo così tanto yoongi, come hai fatto mai a prenderti su me".
Hai appena detto ti amo? ti chiese la tua coscienza.
"finalmente lo hai detto - il suo viso incorniciato da un sorriso candido - ti amo anche y/n, forse di più".