Probabilmente niente aveva più senso da quando lui non c'era, ma ero viva e dovevo vivere, per me. Lui non c'era e tante cose mi frullavano in testa, volevo che tornasse, forse lo speravo, volevo stare con lui, volevo cercarlo, volevo che fosse stato mio per sempre...
Purtroppo,non c'era niente di possibile in tutto questo, nessuna via, niente. Ero sola, sola in questo mondo che cercava in ogni modo di farmi andare via. Dovevo contare su di me, sulle mie forze e sperare che queste non mi abbandonassero mai. Non avevo nulla, nemmeno una famiglia. La mia famiglia era mezza sfasciata, i miei genitori erano sull'orlo del divorzio,mia sorella era troppo piccola per poter capire e io, beh, io ero sola.
Erano le 4:00 del mattino quando mi svegliai e ripensai alla mia vita, non potevo finirla così, eppure nessuno scampo. C'erano tanti modi per farla finita.. Ma c'era sempre un qualcosa che mi faceva tornare indietro, forse qualcuno voleva che io rimanessi qui. Ma a cosa servivo io?
Nessuno mi faceva star bene e di conseguenza vedevo tutto in modo errato. Erano mesi che mi tagliavo, ma non avevo mai avuto il coraggio di tagliare lí, in quel punto che avrebbe dato una svolta a questa vita inutile. Mi tagliavo perché stavo bene, insomma, tagliarmi mi faceva star meglio, come se il mio dolore veniva diviso in due, una parte al cuore e una parte al mio corpo che tanto odiavo.
Dicevano che ero perfetta, che le mie gambe erano bellissime, che il mio fisico era mozzafiato, che avevo dei bei occhi, e tutti impazzivano per il mio naso a patatina. Ma io odiavo tutto di me. I miei occhi troppo chiari, il mio corpo troppo magro,il mio seno troppo piccolo, odiavo le unghie corte ( ma le mangiavo..), odiavo che le persone mi notavano, non dovevano vedermi, ero brutta..
Avevo solo 15 anni..