Capitolo 4

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Il cortile è molto più bello a ricreazione. Tutti seduti sull'erba a mangiare o semplicemente a scambiarsi quattro chiacchiere. Cosa c'è di più bello che stare in compagnia? Stare con le persone a cui vuoi bene, ti fidi, parlate di tutto e di tutti, criticare quella ragazza infondo vestita male, discutere delle nuove fidanzate degli ex.
Tiro un sospiro -Che bell'aria fresca.
-Vieni il nostro angolino è laggiù. - mi indica Katia.
Quando ci sediamo sull'erba umida, Marta incomincia a tirar fuori dallo zaino vari contenitori pieni di cibo.
-Tutto quel cibo?- domandò perplessa.
-È per noi. Stamattina mi sono alzata presto ed ho cucinato tutte queste delizie.
-Oh, grazie. - sorrido timidamente grattandomi il collo.
-Buon appetito! -dice Andrea prima di buttarsi sul cibo.
-Mangia dai. - insiste Katia.
Annuisco nervosamente, non ho fame.
Marta mi passa un pezzetto di sushi, lo prendo e lo porto in bocca.
-Com'è? - mi domanda impaziente.
-Hm...Buonissimo- dico cercando di mandare giù il boccone.
Appena riesco a mandarlo giù mi alzo dal mio posto e con la scusa di dover andare a prendermi da bere rientro.
Corro di sopra è appena entro in classe trovo Luca dove l'avevo lasciato.
Facendo finta di niente mi avvicino al mio zaino.
-Perché non gli hai detto che non ti piace il sushi? - domanda lui d'un tratto.
-ehm...mi dispiac....ma cosa? - lo fisso sconvolta- che ne sai tu?
Mi sorride e si volta verso la finestra.
Suona la campanella di fine ricreazione ed io torno al posto ancora con la bocca aperta.
Ma che vuole questo qua mo...pff!
Le altre due ore volano come il vento.
Al suono della campanella di fine lezione decido che è ora di parlare con Luca ma appena mi volto lui mi sorride e corre via.
Sbuffo raccogliendo le mie cose e torno a casa a piedi.
Appena varco la porta di casa getto per terra zaino e giubbotto, vado in cucina e riscaldo il pranzo che mamma mi aveva lasciato.
Amo stare sola a casa.
Mentre mangio inizio a pensare a Katia, Andrea, Marta... Mi hanno accolta subito, sembrano davvero simpatiche.
Dopo, il mio pensiero finisce su Luca. Non so, qualcosa di lui mi spaventa, ma d'altro canto qualcosa mi attira.
Sparecchio e lascio i piatti nel lavello. Salgo le scale e vado in camera.
Riposerò un po' prima che arrivi mamma.
Mi butto a peso morto sul materasso e mi addormento pensando ancora a Luca.

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