Capitolo 5

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Mi sveglia il rumore della pioggia. Sospiro.
Sono sole le quattro del pomeriggio e decido di leggere un po'.
Leggere è sempre stata la mia passione. Non ho mai avuto molti amici quindi, molto spesso, me ne stavo in camera con un buon libro nelle mani.
Decido di leggere "il Piccolo Principe" ma, mentre mi dirigo verso il divano, il campanello suona.
-Chi mai può essere? Mamma lavora...
Mi avvicino per guardare dallo spioncino e intravedo Luca.
Ma è una persecuzione, che vuole adesso?
-So che sei dentro, apri! - urla lui impaziente.
-Se non volessi? - lo provoco.
Ride -ooooh, la butto giù con le cattive bambola!
Arresa apro. -Che vuoi?
-Buon pomeriggio milady, non sei felice di vedermi? - scherza- Posso entrare?
Non mi da il tempo di rispondere che mi sposta con una spallata ed entra.
-Ma prego, fa come fossi a casa tua. - lo schernisco.
Si dirige in cucina ed io lo seguo. Apre l'anta di un armadio, prende un bicchiere e si versa dell'acqua.
-Come facevi a sapere che i bicchieri erano lì? - domando stufa dal suo comportamento.
-I bicchieri sono sempre nel mobile sopra il lavello. Ho semplicemente indovinato. - mi spiega con uno stupido sorriso soddisfatto sulle labbra.
Sbuffo, non lo sopporto più e ci siamo conosciuti solo oggi.
-Come mai sei qua? Ti serviva qualcosa?
-No tesoro, sono venuto a trovarti, mi mancava la mia nuova compagna di banco. - ghigna.
Sbuffo ancora spazientita. -Ora puoi andare via grazie.
-Che facevi? - devia la mi affermazione di prima.
-Leggevo. -sospiro alzando gli occhi al cielo.
-Mmmm....Piccolo Principe?
Apro la bocca per lo stupore.....ma.....che...c..cazzo?
-Come scusa? -domando scioccata.
-Nulla, vado grazie per l'ospitalità. -sorride dirigendosi verso la porta.
Io rimango ancora pietrificata mentre sento sbattere la porta di casa.
Sicuramente avrà tirato ad indovinare anche il libro vero? Non mi sta spiando vero? Però sapeva anche dei bicchieri.....come?
Mi risveglio e corro verso la porta devo parlargli.
-Luca! - esclamò aprendola, ma fuori non c'è più nessuno.

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