Aizawa era stanco.
Quel giorno desiderava solo andare a casa, buttarsi nel letto e sperare di addormentarsi il più velocemente possibile.Ma un'emergenza aveva prolungato il suo turno a lavoro di ben 3 ore.
Quando finalmente varcò la porta di casa, con gli occhi ridotti a due fessuri e le gambe indolenzite dal sonno era ormai l'una del mattino.
Posò le chiavi sulla mensola dietro alla porta, si tolse le scarpe e con i piedi doloranti si diresse in soggiorno dove crollò sul divano ancora avvolto dal cappotto.
Uno strano silenzio regnava in casa.
I figli sicuramente dormivano data l'ora tarda, e non si stupì che il marito fosse crollato mentre lo aspettava.
Chiuse gli occhi cercando di rilassare i muscoli ancora tesi dalla stressante giornata appena passata.
"Sei tornato" una voce assonnata arrivò ottavata alle orecchie di Aizawa.
Hizashi era sullo stipide della porta, gli occhi ancora chiusi, i lunghi capelli biondi ricadevano lisci e morbidi sulle sue spalle mentre sbadigliava strofinandosi un occhio.
"C'è stato un imprevisto a lavoro e non sono riuscito ad avvisarti"
Il biondo si sporse verso il marito tendendo le braccia in cerca di affetto.
Lo abbracciò da dietro stampandogli un bacio sulla guancia ricoperta da un filo di barba residua della settimana.
"Andiamo a letto" sussurrò il biondo.
Il bruno si alzò togliendosi finalmente il giubbotto, si dirigersi in bagno per potersi cambiare e lavare i denti per poi raggiungere il marito a letto.
La luce violenta del bagno gli fece strizzare gli occhi.
Gli ci vollero un paio di minuti per abituarsiSi tolse il camice blu, mettendolo nella cesta dei panni sporchi notando in fondo ad essa il pigiama di Elsa della figlia, e successivamente si infilò solo i pantaloni del pigiama.
Un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto quando vide gli spazzoli rosa coordinati della figlia e del marito.
Quando tempo a dietro Eri era entrata in casa loro subito Hizashi aveva iniziato a trattarla con una vera principessa, e quando la bambina, durante una giornata di shopping, gli aveva chiesto il set di spazzolini delle principesse, non avevano esitato un minuto.
Come il marito poi fosse finito a condividere uno degli spazzolini del set con la bambina, quello è e per sempre rimarrà un segreto dei due.Quando mise finalmente piede in camera gli occhi corsero immediatamente al cumulo di coperte al centro del letto.
Strisciò piano sotto il piumone e strinse quel groviglio di arti e coperte a se.
"Mi sei mancato" sussurrò l'altro accoccolandosi con il volto incastrato nel collo del corvino.
L'uomo lo strinse a sè chiudendo gli occhi e ispirando l'odore del balsamo di Hizashi: frutti di bosco.
"Anche voi mi siete mancati"
L'altro posò un bacio sul petto del marito accarezzando allo stesso tempo gli addominali ben scolpiti.
Era abituato a quelle dimostrazioni d'affetto, dopo 20 anni di relazione e 10 di convivenza ci aveva fatto l'abitudine, eppure nonostante tutto gli venivano ancora i brividi quando l'altro lo toccava.
"Eri oggi non la smetteva di chiedere di te. Sembrava piuttosto preoccupata. Gli ho dovuto promettere che domani mattina ci saresti stato per la colazione, e che se così non fosse stato avrebbe avuto il permesso di tirarmi le orecchie. Tu sai quanto odio che mi si tocchino le orecchie"

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you always come back
Short StoryLui tornava sempre, in un modo o nell'altro. A volte faceva un pò di ritardo, ma tornava sempre. Aizawa doctoc au. disclaimer -no quirk -smut