Congratulazioni.

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* cinque mesi prima *

«Tu ci pensi mai al futuro, Simò?» bofonchia Manuel, mentre porta alla bocca l'ennesimo pezzo di guanciale rubato dalla padella in cui Simone sta preparando il pranzo. 

«Qualche volta. Perché?» risponde distrattamente l'altro.

Per Manuel, è difficile scorgere la sua figura, data la posizione in cui si trova. 
Infatti, il più piccolo gli rivolge le spalle, o per lo meno quella minima parte di schiena che sbuca dallo stipetto della cucina, sul quale è completamento chino a rovistare tra i barattolini delle spezie. 

«Manu, hai visto la paprika dolce? Giuro che l'ho comprata, solo che-» 

«É qua.» 
Afferra il barattolino posto sulla mensola e lo allunga verso il più piccolo, bussandogli sulla spalla per attirare la sua attenzione. 

«Grazie! Non la trovavo proprio»

«Eh... ora puoi uscire dalla credenza, magari» rotea gli occhi, lievemente infastidito. 
È un classico di Simone, quello di non ascoltarlo granché.

«Scusa amore, stavo cercando la paprika perché so che ti piace tanto! »

La testa del più piccolo fa capolino dietro gli sportelli aperti con un sorriso imbarazzato e i suoi occhioni grandi e lucidi, ai quali il maggiore tenta sempre di resistere, senza successo.
Ricambia, infatti,  il sorriso con aria quasi inebetita, in quello che lui stesso è solito definire "Effetto Balestra".

Simone si  rimette in piedi, prende il viso del più basso tra le mani per lasciare un bacio veloce sulle labbra per poi sfilargli dalle mani il barattolino tanto cercato e tornare ai fornelli. 
Ne spolvera un po' sopra la pietanza che - bisogna ammettere -  ha un aspetto niente male e un profumo che promette più bene. 


I consigli rubati a nonna Virginia e le ore passate a guardarla cucinare,  con il preciso intento di impararne i trucchi del mestiere, stavano finalmente dando i suoi frutti.
Ovviamente aveva provato a trascinare anche il maggiore nell'impresa. 
Senza troppi risultati.
Non era passato molto tempo prima che si arrendesse all'evidente noncuranza del maggiore. 


Di tanto in tanto, tuttavia, provava a tirare fuori l'argomento, dando vita ai piccoli soliti battibecchi che si esaurivano in pochi minuti, come quello avuto giusto qualche giorno prima, proprio nella cucina di casa Balestra.

"Io non capisco 'sta voglia de dover seguire 'ste cazzate Simò!

Butta tutto insieme e festa finita" aveva borbottato Manuel, in piedi davanti ai fornelli, sventolando dei foglietti nei quali il più piccolo aveva annotato scrupolosamente i passaggi utili per preparare un ragù. 

"Se ci sono dei passaggi, Manu, non vedo perché dovrei fare le cose a cazzo come sempre" 

"Ma perché così è noioso! Dai possiamo ordinare qualcosa?" lo supplicò facendo labbruccio

Giuro che la prossima volta cuciniamo noi!"  non aveva ancora finito la frase di supplica quando aveva tirato fuori dalla tasca il telefono, pronto per aprire l'applicazione per un ordine veloce. 

Con uno scatto velocissimo, Simone si era però avventato sul dispositivo, sottraendoglielo in meno di un secondo dalle mani e riponendolo nello scomparto più alto della cucina. 

"No Manuel, non se ne parla."
"Quando vivremo insieme, non possiamo campare solo grazie a Just eat" 
aggiunse. 

"Ma sei tu che non sai manco fà na frittata Simò. Non io!" 

Traguardi. || Manuel e SimoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora