Sia Yoongi che Jimin si ritrovarono insieme nel corridoio dove c'era la sala prove. La tensione del più giovane era palpabile. Pallido, il cappuccio della felpa sopra la testa in una specie di tentativo di nascondersi.
Yoongi invece sembrava la personificazione della totale indifferenza.
Quasi apatico, privo di espressioni particolari.
Diede un'occhiatina a Jimin, ma senza dire nulla.
Jimin, invece, a vedere il maggiore così calmo, tranquillo e rilassato si innervosì ancora di più.
"Ma perché accidenti non sei agitato, Yoongi?"
"Lo Hyung te lo sei dimenticato sul cuscino?"
Jimin abbassò lo sguardo, per poi cercare di replicare con un tono meno aggressivo.
"Scusami, Yoongi Hyung. Non sei agitato o preoccupato? O sai il motivo della nostra convocazione?"
"Non so il motivo. Ma sono certo di non aver fatto proprio niente di male. Per questo sono tranquillo."
Jimin non ebbe modo di rispondergli di nuovo, che la porta venne bruscamente aperta.
Il loro manager, pur essendo già sera tardi, era ancora vestito col suo completo elegante.
Guardava torvo ora l'uno ora l'altro.
"Il photoshoot di voi due è venuto talmente bene che mi è venuta un'idea. Domani, alla presentazione di Spring Day dal vivo, modificheremo leggermente la coreografia di voi due e anziché cantare le vostre strofe prima uno e poi l'altro voglio che le alterniate come se fosse un duetto."
"Ma come facciamo a prepararla in una sola notte?" Domandò Jimin, con gli occhi sgranati. Ma anche sollevato che il motivo fosse questo, e non chissà che cosa.
Yoongi invece, chiese: "Cosa dobbiamo fare esattamente?"
"Seduti schiena contro schiena, cercate di sistemare anche le strofe per alternare il cantato al rap. Sono sicuro che farete un buon lavoro."
Jimin era semplicemente sconvolto. Perché mai una modifica dell'ultimo secondo? Così non avrebbero proprio riposato per la presentazione dell'indomani!
Yoongi si limitò ad annuire, e il manager se ne andò chiudendo la porta, lasciandoli nella sala prove da soli.
"Ma perché non hai detto niente?!"
"Perché non c'è niente da dire. Ti stai comportando come un bambino. E stiamo perdendo tempo. Quindi prima cominciamo, prima finiamo. Piantala di essere patetico."
Yoongi, a volte, sapeva essere davvero inflessibile, forse troppo freddo e distaccato senza rendersene conto.
Jimin aveva gli occhi lucidi, ma smise di protestare per evitare di essere ripreso e sentirsi umiliato in quel modo.
Provarono per ore, ancora e ancora. Yoongi era davvero un professionista, e ci teneva ad ambire sempre alla perfezione.
Ad un certo punto Jimin si sentì così stanco e provato da interrompere le prove.
"Hyung, ti prego, sono le tre del mattino. Non ce la faccio più."
Yoongi lo guardò, alzandosi poi in piedi quasi a sovrastarlo.
Era stanco anche lui, non per niente nella sua vita successiva si augurava spesso di essere una comunissima pietra, immobile e libera di riposare per sempre.
"È tutta colpa tua."
Jimin alzò la testa per fissarlo, quell'accusa improvvisa lo spiazzò completamente.
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Our Secret Love • [yoonmin]
FanficI BTS sono all'apice del loro successo. Ma due dei sette ragazzi iniziano a provare dei sentimenti l'uno per l'altro. Sentimenti proibiti, che rischiano di distruggere i sogni dell'intero gruppo se venissero scoperti. Riusciranno a nascondere i loro...