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Per finire, preparati perché ad ogni azione corrisponde sempre una reazione e a ogni ondata d’amore corrisponde sempre una risacca di odio, più o meno impetuosa. Già ci sono i detrattori, tra gli “andateci piano” o i “non ha ancora fatto niente” fino ai “è un fortunato” o i “secondo me tecnicamente non è niente di che, è solo molto pubblicizzato“. Questa è robetta rispetto a quello che ti toccherà subire, specialmente quando il tuo solo giocare da Dio non basterà agli addetti ai lavori e andranno a cercare la tua ragazza, i tuoi amici, a farsi riportare cosa hai fatto la sera, dove sei stato, cosa hai mangiato. Ce li avrai sotto casa con le macchine fotografiche, intorno a farti domande fastidiose. Poi avrai gente che ti fischia, altri che ti insultano. 
Useranno tua mamma per fare un coro, stanne pur certo. Non ti deprimere, non ti offendere, non ti innervosire: fa tutto parte del gioco. Chiedi consiglio ai più grandi, fatti raccontare cosa succederà e prevedi. Non ti far cambiare. Arriverà un momento in cui sbaglierai partite, gol, rigori. Magari ti beccherai un’espulsione, ti metteranno in una polemica per una simulazione e dovrai lottare per toglierti la nomea . Sbattitene, mantieni quella gioia, quell’urlo in corsa verso i tifosi.
Questa dichiarazione d’amore è finita. So che oscilla tra il paternalistico e l’onanista, è che vivo proprio questa condizione. Da una parte vorrei farti da scudo ed aiutarti a non soffrire, dall’altra le tue giocate mi provocano degli orgasmi potentissimi. È una sensazione strana, la devo indagare. Forse sono Zaniolosessuale, non lo so. So solo che finchè continuerai così noi saremo tutti un po’ felici.
Saluta tutti a casa.
Ciao.

Ciao

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Ero l'unico matto che ci credeva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora