chapter four

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Avete questa responsabilità: spazzare via la nostalgia. Abbiamo tutti amato e ancora abbiamo negli occhi la classe di Del Piero Totti, Baggio, Vieri, Cannavaro, Maldini e gli altri, ma voi potete essere un’altra cosa, in un calcio molto più difficile. Non più i loro eredi ma nomi a rilievo sulla pietra con cui paragonare i futuri giovani. Dateci questa nuova generazione di fenomeni che qui c’è da combattere contro orde di zombie nostalmagici capaci di credere davvero che Hubner e Zampagna oggi farebbero venti gol a testa in Serie A e noi non possiamo rispondere con Pellé e Giaccherini.
Nicolò, parliamoci chiaro, mi stai mettendo nella condizione in cui mi trovavo da piccolo quando mi attaccavo il poster di Pirlo in cameretta. Sto seriamente pensando di liberare una parete per metterne uno tuo, appiccicato con lo scotch direttamente al muro che poi quando lo stacco rimangono i segni (solo che stavolta mi picchierà la mia ragazza e non mia madre). Ci stai mettendo in difficoltà, qui ci scriviamo la sera dopo le tue partite ed è tutto un imprecare per quanto sei forte. E non solo con altri romanisti eh, ci scriviamo con gli altri della redazione, con juventini, napoletani, perfino laziali, perché il campanilismo è una cosa e il campo è un’altra. Sembriamo tutti ragazze quattordicenni nei primi ’90 che parlano dei Take That. E la cosa ci piace un casino.

Ero l'unico matto che ci credeva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora